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Davide Giacalone

Direttore de La Ragione. Editorialista, saggista e scrittore.

L’Unione di frontiera

Quella delle coste calabresi è solo l’ultima delle tragedie del mare. L’ultima in ordine di tempo e non, come sarebbe auspicabile, l’ultima in assoluto.

Inchieste, giustizia, disinformazione

Sentiremo gridare che la giustizia è morta o è stata tradita durante le inchieste italiane dal Covid a Cutro. Ma la giustizia penale è una cosa, il governo del Paese è tutt’altra

Il superbuco del Superbonus

Il superbonus ha sfondato il deficit: quello 2022 passa da una previsione del 5,6% a una realtà dell’8%

L’imbarazzante gestione della questione balneari

La deriva della politica italiana è ben rappresentata dalla questione balneari: un problema piccolo, che abbiamo trasformato in un enorme errore

Hacker e libertà

Perché gli attacchi hacker sono da considerare dei veri attacchi terroristici. L’analisi del Direttore Davide Giacalone

Primarie PD, domenica al voto

Domenica 26 febbraio in Italia si voterà per le primarie del Partito Democratico. Un’analisi sulle recenti mosse rischiose del partito

L’arma del debito contro di noi

Il debito è come un’arma puntata contro di noi ma abbiamo la possibilità di non essere il bersaglio, ma di potere prendere la mira

Giustizia, serve cambiare. Non lamentare

Se continui a portare sul banco degli imputati cittadini che saranno assolti anche tu vai a fare un’altra cosa, perché crei danno e costi inutili alla giustizia

Competizione studentesca

La studentessa di Padova si sbaglia nel demonizzare la competizione e certamente lo sa anche lei. Perché la competizione, il fare a gara, è la cosa più naturale che ci sia

Il paese cresce ma nessuno ne parla (e quindi nessuno vota)

L’astensionismo delle regionali è la conseguenza di molteplici fattori. Non è solo la sconfitta di quello o quest’altro partito ma di tutta la politica

Tris di errori all’Eliseo

Gli errori di Meloni, Macron e Zelensky sul “mancato” invito della Presidente del Consiglio all’Eliseo. Bisogna procedere insieme

Rete unica, Stato irretito

Se il governo s’incaponisse a volere la rete unica e italica, si troverebbe in una brutta trappola. Ma può cogliere l’occasione per dire: mi rimetto a regolare