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Davide Giacalone

Direttore de La Ragione. Editorialista, saggista e scrittore.

La trappola di Orbán

Sul caso di Ilaria Salis, Orbán non aspetta altro che mostrare quanto il governo italiano non possa interferire sull’indipendenza dei magistrati

Bene una politica Italia-Africa, ma non da soli

Sono materie che maneggiano la sicurezza nostra e altrui, sicché richiedono una forza più grande: l’Europa

La loro Africa

Il piano Mattei del governo. Il commento del direttore Davide Giacalone. Da Omnibus del 30 gennaio 2024

Fisco e concordato preventivo

Vedremo i risultati del concordato preventivo, ma temo non solo che accompagni più che contrastare l’evasione fiscale, ma anche che metta in circolazione velenosi equivoci

C’è anche la sostanza

Oltre la forma, lo spettacolo e la messa in scena, c’è anche la sostanza: il commento del direttore Davide Giacalone sulla vicenda Schlein e Meloni

Memoria è fare i conti con la propria storia

La memoria non è un giorno del calendario, non si può piegarla a convenienze politiche o a rivalse da perdenti

Regionalismo differenziato, non facciamone un dramma

L’Italia non si dividerà a causa del regionalismo differenziato, perché è già divisa. Quanti, a sinistra, strillazzano contro il disegno Calderoli dimenticano di aggiungere: è colpa nostra

Scuola e merito

Il vero ascensore sociale è la scuola. Il commento del direttore Davide Giacalone. Da Coffee break del 20 gennaio 2024

Debito e vendite

Legge di bilancio e le previsioni di crescita dell’Italia. Il commento del direttore Davide Giacalone. Da Tg3 Linea Notte del 20 gennaio 2024

Spesa militare e difesa italiana, cosa ne sarà?

I diversi scenari dei conflitti in corso raccontano che la spesa militare per la difesa del nostro Paese crescerà. Un quesito importante in vista delle elezioni europee

Servono idee per cambiare e crescere

Pro e contro del vendere patrimonio per estinguere l’alto debito. La verità è che fare cassa è solo grancassa se non c’è un’idea per cambiare e crescere

Sfrontati sul fronte delle guerre

La pace si conserva anche grazie alla predisposizione della forza militare e oggi su quel che serve per mantenerla c’è pericolosa confusione