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Gian Luca Caffarena

Le parole perdute

Nel 1976 un ragazzo del liceo non usava più di 1.500 vocaboli. Vent’anni dopo, nel 1996, circa 640. Oggi forse si arriva sì e no a 200. Ma come diceva Nanni Moretti “Le parole sono importanti”.

Comicità di pancia, umorismo di testa

Il riso fa buon sangue (e Dracula approva).

L’androide di massa

Da sempre il bisogno di identificazione in un gruppo fa parte dell’essere umano. Sociologi, scrittori e psicoanalisti hanno cercato di dare una spiegazione a quell’automatismo, in gran parte inconscio, che diventa minaccia quan…
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