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La telefonata fra Trump e Putin ha generato l’indiscutibile risultato della tregua di un mese negli attacchi di Mosca alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Ma almeno per il momento Trump non ha potuto annunciare la fine della guerra e neppure qualcosa di simile

È durata quasi 2 ore la telefonata fra il presidente statunitense Donald Trump e il suo omologo Vladimir Putin. L’obiettivo è “una pace duratura”. Al termine del colloquio, ecco la prima decisione: stop degli attacchi alle centrali per 30 giorni

Da domenica scorsa la storica emittente radiofonica Voice of America, il servizio radiotelevisivo del governo degli Stati Uniti, non esiste più per volontà di Trump

Il bilancio dei nuovi attacchi israeliani su Gaza continua ad aggravarsi di ora in ora. Casa Bianca:”Hamas ha scelto la guerra”

Si accusa l’Europa del suo stesso successo, e su fa leva sulla paura. Dell’immigrato, della perdita dei riferimenti culturali e del decadimento economico

“The New York Times” ha buttato in pagina l’idea di Papa Francesco per porre un argine a Trump

La crisi di governo in Kosovo. A più di un mese dalle elezioni parlamentari, Pristina non ha un governo e la leadership del primo ministro uscente Albin Kurti viene messa in discussione in un momento particolarmente delicato per il Paese

Il presidente americano Trump dichiara di aver intenzione di parlare con il suo omologo russo Putin e di discutere della fine della guerra in Ucraina. La Casa Bianca dichiara: “Mai stati così vicini alla pace”.

“Non voglio più guidare un’auto (Tesla) progettata e costruita da uno st****o (Musk)”. Sono le parole di Mark Kelly – ex astronauta statunitense – senatore democratico dell’Arizona

Il presidente statunitense Donald Trump ha ordinato “vasti raid contro gli Houthi”. Gli attacchi aerei a guida americana nello Yemen hanno provocato almeno almeno 53 morti e oltre 100 feriti

È una strage di giovani quella avvenuta in Macedonia del Nord. A causa di un incendio scoppiato nella discoteca “Pulse” di Kocani sono morte oltre 50 persone. Altre 100 sono rimaste ferite

Può apparire surreale che i dirigenti di Tesla, la casa automobilistica di Musk, scrivano al presidente Trump per fargli osservare che a forza di mettere dazi finisce con il danneggiare le aziende americane