L'Italia de La Ragione

Ora che i lockdown sembrano lontani, dello smart working è rimasto solo il burocratese. Il nulla, rispetto alla grande rivoluzione annunciata.

L’invito al voto utile, la più ingannevole delle motivazioni in qualunque campagna elettorale, che oggi in teoria riguarderebbe le coalizioni anche se con buone dosi di ipocrisia.

Dal 2008 al 2021 i “Killfie” hanno provocato nel mondo un morto ogni dodici giorni. Immortalarsi con i selfie a costo della vita.

La scoperta di gas vicino a Cipro, annunciata da Eni in alleanza con TotalEnergies, ha un triplo valore, primo fra tutti quello geopolitico.

Le decisioni dei partiti politici italiani nei confronti della Russia non riguardano solo la “politica estera” ma la posizione dell’Italia nel mondo.

“Sakè Viva!” il concorso per promuovere l’alcol nei giovani giapponesi, poco inclini a consumarlo.

La vicenda di Nirmal Purja, il ‘Re degli 8000’ insultato da haters ignoranti, ricorda a quali rischi siamo costantemente esposti nel mondo dei social.

Il liberismo qui non c’è mai stato, da destra a sinistra sono tutti statalisti. Amen. Meglio prenderla dal punto di vista pragmatico.

Polemiche su quel momento gioviale della giovane premier finlandese: in una realtà iperconnessa, la prudenza non è mai abbastanza.

Non basterà a Berlusconi svicolare e Salvini denunciare gli “insulti” della sinistra per convincere l’Italia di non essere sensibili alle influenze russe.

Da sempre la musica rappresenta il mondo in cambiamento. I due trapper che hanno aggredito un ragazzo nero, minacciandolo di morte, non rappresentano nulla.

La proposta, ormai dimenticata, di Silvio Berlusconi di piantare milioni di alberi è stata accolta sui social con meme e sghignazzi. Ma il tema della deforestazione non dovrebbe solo essere centrale in Italia ma in tutta Europa.