“Al lavoro 4 giorni su 7”, la Francia valuta la settimana corta per i divorziati
Settimana lavorativa di quattro giorni ma solo per chi è divorziato, quando è il suo turno di tenere i figli. È l’idea a cui sta pensando il premier francese Attal
“Al lavoro 4 giorni su 7”, la Francia valuta la settimana corta per i divorziati
Settimana lavorativa di quattro giorni ma solo per chi è divorziato, quando è il suo turno di tenere i figli. È l’idea a cui sta pensando il premier francese Attal
“Al lavoro 4 giorni su 7”, la Francia valuta la settimana corta per i divorziati
Settimana lavorativa di quattro giorni ma solo per chi è divorziato, quando è il suo turno di tenere i figli. È l’idea a cui sta pensando il premier francese Attal
Settimana lavorativa di quattro giorni ma solo per chi è divorziato, quando è il suo turno di tenere i figli. È l’idea a cui sta pensando il premier francese Attal
Settimana lavorativa di quattro giorni per chi è divorziato, quando è il suo turno di tenere i figli. È l’idea a cui sta pensando il premier francese Attal, un’idea che da ministro aveva già sperimentato per i suoi dipendenti. Meno giorni di lavoro ma non meno ore: ovvero settimana più corta ma mantenendo le 35 ore. I sindacati vorrebbero la riduzione a 32 ore settimanali, perché questo – sostengono – spianerebbe la strada a nuove assunzioni.
In ogni caso la settimana lavorativa di quattro giorni è già realtà nel 5% delle aziende francesi, tra cui la Lidl, che la applica nell’ottica di “promuovere un miglior equilibrio fra lavoro e vita privata”.
di Annalisa Grandi
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