Alle guerre non si va solo con le armi
| Esteri
Joe Biden è convinto che i russi entreranno in Ucraina, e lo ha detto. La cosa ha fatto storcere il naso a Kiev ma la politica, più che alle parole, dovrebbe badare alla realtà.

Alle guerre non si va solo con le armi
Joe Biden è convinto che i russi entreranno in Ucraina, e lo ha detto. La cosa ha fatto storcere il naso a Kiev ma la politica, più che alle parole, dovrebbe badare alla realtà.
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Alle guerre non si va solo con le armi
Joe Biden è convinto che i russi entreranno in Ucraina, e lo ha detto. La cosa ha fatto storcere il naso a Kiev ma la politica, più che alle parole, dovrebbe badare alla realtà.
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AUTORE: Massimiliano Lenzi
Calibrare le parole non è facile, soprattutto quando si parla di rischi d’invasione in Paesi liberi. Eppure, calibratura a parte, nelle parole di Joe Biden si trova un linguaggio di verità: lui è convinto che i russi entreranno in Ucraina. E lo ha detto. La cosa ha fatto storcere il naso a Kiev ma la politica, più che alle parole, dovrebbe badare alla realtà. E nel discorso di Biden il realismo c’era. Eccome.
«Potrebbe esserci una piccola incursione – ha detto – e noi ci troveremmo a combattere tra ciò che va fatto e ciò che non va fatto». Quel che non va fatto è una guerra nel cuore dell’Europa. Una debolezza occidentale? Probabile, ed è pure plausibile che su questa scommetta Putin per la sua ennesima prova di muscoli. Ma, tolta di mezzo la guerra con le armi, la partita delle durezze politiche ha le sue altre opzioni. L’Occidente ha le sanzioni economiche, ha la questione del gasdotto Nord Stream 2, che persino i tedeschi oggi considerano politica e non economica. Ovvio, dipenderà dai fatti. Biden nel suo discorso di mercoledì ha distinto fra incursione e invasione, una sottolineatura lessicale che ha mandato su tutte le furie gli ucraini. Ma – vocabolario a parte – ha pure spiegato che «Putin non ha mai visto le sanzioni che ho promesso se si muoverà. Non credo che lui sia nelle condizioni migliori per dominare il mondo», aggiungendo che «se le forze russe attraverseranno il confine, uccidendo i combattenti ucraini, penso che tutto cambierà». E il futuro – va da sé – nessuno è in grado di predirlo.
di Massimiliano Lenzi
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