Altro neonato morto di freddo a Gaza
E’ morto anche il fratellino gemello del neonato morto ieri assiderato nella Striscia di Gaza. Una tragedia che non ha giustificazioni e di cui qualcuno un giorno dovrà rispondere. E’ il sesto neonato a morire di freddo in questi giorni
Altro neonato morto di freddo a Gaza
E’ morto anche il fratellino gemello del neonato morto ieri assiderato nella Striscia di Gaza. Una tragedia che non ha giustificazioni e di cui qualcuno un giorno dovrà rispondere. E’ il sesto neonato a morire di freddo in questi giorni
Altro neonato morto di freddo a Gaza
E’ morto anche il fratellino gemello del neonato morto ieri assiderato nella Striscia di Gaza. Una tragedia che non ha giustificazioni e di cui qualcuno un giorno dovrà rispondere. E’ il sesto neonato a morire di freddo in questi giorni
E’ morto anche il fratellino gemello del neonato morto ieri assiderato nella Striscia di Gaza. Una tragedia che non ha giustificazioni e di cui qualcuno un giorno dovrà rispondere. E’ il sesto neonato a morire di freddo in questi giorni
Un altro neonato morto per il freddo. Accade a Gaza, accade nel 2024, dove i bambini muoiono di ipotermia. Sembra assurdo ma è così.
Si chiamava Ali ed era il fratellino gemello di quell’altro piccolino che solo qualche ora prima se ne era andato sempre per via del freddo intenso. I bambini erano nati entrambi prematuri e avrebbero avuto bisogno di cure specifiche che nell’inferno di Gaza non sono lontanamente immaginabili.
E’ il sesto neonato a morire di freddo in questi giorni di festa a Gaza, così riferiscono le fonti mediche palestinesi e l’agenzia di stampa Wafa. «Queste morti evitabili mettono a nudo le condizioni disperate e in peggioramento che devono affrontare le famiglie e i bambini in tutta Gaza», ha ribadito Edouard Beigbeder, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente, commentando la notizia dei neonati morti per ipotermia nell’enclave palestinese.
Cosa possiamo dire a questi genitori senza scadere nella retorica più banale? E’ complesso trovare le parole adatte ma qualcuno a questa mamma e a questo papà qualcosa dovrà pur dire. Pare ci fossero solo quattro coperte per otto persone nella tenda profughi di questa famiglia, troppo poche per tenere al caldo tutti con il freddo di questi giorni, in una zona dove il vento non perdona.
E nemmeno si può perdonare chicchessia per la morte di queste vite innocenti, colpevoli di essere venute al mondo nel posto e nel momento sbagliato. Non esiste alcuna ragione plausibile che possa nemmeno lontanamente giustificare quanto appena accaduto a Gaza.
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