Annunciato l’accordo per lo scambio ostaggi-prigionieri fra Israele e Hamas. Cessate il fuoco vicino
Con una clamorosa accelerazione, nella notte italiana è stato raggiunto e annunciato primo accordo fra Israele e Hamas a Sharm el-Sheikh

Annunciato l’accordo per lo scambio ostaggi-prigionieri fra Israele e Hamas. Cessate il fuoco vicino
Con una clamorosa accelerazione, nella notte italiana è stato raggiunto e annunciato primo accordo fra Israele e Hamas a Sharm el-Sheikh
Annunciato l’accordo per lo scambio ostaggi-prigionieri fra Israele e Hamas. Cessate il fuoco vicino
Con una clamorosa accelerazione, nella notte italiana è stato raggiunto e annunciato primo accordo fra Israele e Hamas a Sharm el-Sheikh
Con una clamorosa accelerazione, nella notte italiana è stato raggiunto e annunciato primo accordo fra Israele e Hamas a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per lo scambio fra i 20 ostaggi israeliani ancora in vita rapiti il 7 ottobre 2023 e poco meno di 2000 prigionieri palestinesi.
L’intesa, che dovrebbe portare a un immediato cessate il fuoco e a un primo, simbolico ma importante ritiro delle forze israeliane dal cuore di Gaza City, è stato annunciato con un post sul suo social Truth dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
La bozza del testo è stata catturata da un fotografo della Associated Press, come vedete nello scatto. Il post è stato rilasciato poco dopo l’una del mattino ora italiana: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno firmato entrambi la prima Fase del nostro Accordo di Pace. Questo significa che TUTTI gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e che Israele ritirerà i suoi soldati sulla linea stabilita come d’accordo, come primi passi verso una Pace Forte, Duratura ed Eterna. Tutte le Parti verranno trattate in modo equo! Questo è un GRANDE giorno per il mondo arabo e musulmano, per Israele, tutte le Nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America e ringraziamo i mediatori del Qatar, dell’Egitto, della Turchia, che hanno lavorato con noi per realizzare questo Evento Senza precedenti. SIANO BENEDETTI I MEDIATORI DI PACE!”. Le maiuscole, come d’abitudine, sono originali nel testo di Trump.
La firma formale è prevista per le 11 di questa mattina, ora italiana.
Il rilascio degli ostaggi dovrebbe avvenire fra domenica e lunedì, secondo fonti israeliane. Dovrebbero essere 1950, invece, i prigionieri palestinesi rilasciati da Israele nel quadro dell’accordo. Non è ancora chiaro se nella lista sarà compreso il nome più scottante, quello di Marwan Barghouti, figura storica della resistenza palestinese.
Come abbiamo più volte sottolineato in questi giorni, il risultato poi raggiunto a Sharm el-Sheikh, non è la pace, ma risulta oggettivamente il massimo ottenibile in questo momento per avviare un processo di tregua.
Quanto alla pace “eterna” evocata da Trump ci sarà tempo e siamo alle pie speranze, ma in questo momento nulla è più urgente che far cessare i combattimenti e far affluire aiuti umanitari gestiti in modo del tutto diverso rispetto a quanto accaduto negli ultimi mesi, per ricominciare a sostenere una popolazione stremata oltre ogni limite immaginabile.
Ci sono già e ci saranno delle prossime ore valanghe di reazioni di leader internazionali improntate all’ottimismo e all’entusiasmo per un risultato che poche settimane fa appariva impossibile, ma la forza e l’importanza dell’accordo che verrà firmato fra poche ore è riflesso – più che in qualsiasi comunicato o dichiarazione – nell’incontenibile e commovente gioia dei gazawi durante la notte.
Non dimentichiamo e non dimenticheremo nulla, ma questa è una mattinata di speranza.
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