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Ucraina, Biden e Starmer ribadiscono sostegno a Kiev

Nell’incontro tra il ministro britannico Keir Starmer e Joe Biden a Washington, è stato ribadito il pieno sostegno all’Ucraina

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Ucraina, Biden e Starmer ribadiscono sostegno a Kiev

Nell’incontro tra il ministro britannico Keir Starmer e Joe Biden a Washington, è stato ribadito il pieno sostegno all’Ucraina

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Ucraina, Biden e Starmer ribadiscono sostegno a Kiev

Nell’incontro tra il ministro britannico Keir Starmer e Joe Biden a Washington, è stato ribadito il pieno sostegno all’Ucraina

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Nell’incontro tra il ministro britannico Keir Starmer e Joe Biden a Washington, è stato ribadito il pieno sostegno all’Ucraina

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che Regno Unito e Stati Uniti hanno raggiunto una “posizione forte” nella ricerca di una soluzione al conflitto in Ucraina dopo il suo incontro con il presidente Joe Biden nella Blue Room della Casa Bianca a Washington DC.

Con un punto fermo: il sostegno incrollabile a Kiev contro la Russia, fino alla sconfitta di Vladimir Putin nella guerra.

Starmer ha descritto i suoi colloqui con Biden come “lunghi e produttivi”, ma non ha voluto precisare quali siano le decisioni prese dai due in merito al potenziale uso di armi occidentali da parte dell’Ucraina contro obiettivi russi. Intanto l’Ucraina ha ricevuto 49 prigionieri di guerra dalla Russia nell’ultimo scambio di prigionieri, ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky. 

“Si tratta di combattenti delle Forze armate ucraine, della Guardia nazionale, della polizia, del Servizio di guardia di frontiera e anche dei nostri civili”, ha scritto Zelensky su Telegram.

All’inizio del colloquio, Starmer ha dichiarato che le prossime settimane e i prossimi mesi saranno “cruciali” per l’Ucraina e che è “importante” che i due Paesi continuino a sostenere la nazione dell’Europa orientale nella sua lotta contro la Russia. L’incontro avviene mentre Zelensky ha espresso la sua frustrazione per le continue restrizioni all’uso di armi occidentali contro obiettivi russi.

La preoccupazione di un’escalation è stata una delle ragioni per cui non è stata ancora data a Kiev l’autorizzazione all’uso illimitato delle armi occidentali. 

di Margherita Medici

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