Caos Spagnolo
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A più di un mese dalle elezioni, in Spagna regna il caos: il Paese non riesce ad avere un governo. Il punto del nostro giornalista Antonio Pellegrino

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A più di un mese dalle elezioni, in Spagna regna il caos: il Paese non riesce ad avere un governo. Il punto del nostro giornalista Antonio Pellegrino
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A più di un mese dalle elezioni, in Spagna regna il caos: il Paese non riesce ad avere un governo. Il punto del nostro giornalista Antonio Pellegrino
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AUTORE: Antonio Pellegrino
Cosa sta succedendo in Spagna? È passato più di un mese dalle elezioni generali, ma il Paese non riesce ad avere un governo.
Nonostante la vittoria del Partito Popolare e l’incarico formale ricevuto dal re, il leader del centrodestra Alberto Núñez Feijóo non ha i numeri necessari per uscire dallo stallo. Anche dopo l’appoggio ufficiale dei sovranisti di Vox, il blocco conservatore è fermo a 172 voti: ne servono altri quattro per governare.
La situazione offre un vantaggio inaspettato al premier uscente, Pedro Sánchez, che ha pronto il suo asso nella manica per ribaltare l’esito elettorale: Carles Puigdemont, l’ex presidente della Catalogna che attualmente rischia l’arresto per le attività separatiste di cinque anni fa. Puigdemont si è detto disponibile ad appoggiare Sánchez in cambio di alcune condizioni, tra cui, la più importante, l’amnistia per lui e i suoi collaboratori. Inizia così il vero e proprio caos che accompagna le consultazioni spagnole.
I popolari, nonostante Vox, hanno cercato l’appoggio degli indipendentisti e quello dello stesso Pedro Sánchez a cui è stata offerta la possibilità di un governo di grossa coalizione tra popolari e socialisti. In Spagna, al momento, la situazione resta imprevedibile.
di Antonio Pellegrino
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