Caso Epstein, tanti vip e nessun reato
L’attesa per una presunta lista di celebrità coinvolte a vario titolo nei reati di sfruttamento sessuale imputati al finanziere Jeffrey Epstein, è finita rivelandosi un bluff
| Esteri
Caso Epstein, tanti vip e nessun reato
L’attesa per una presunta lista di celebrità coinvolte a vario titolo nei reati di sfruttamento sessuale imputati al finanziere Jeffrey Epstein, è finita rivelandosi un bluff
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Caso Epstein, tanti vip e nessun reato
L’attesa per una presunta lista di celebrità coinvolte a vario titolo nei reati di sfruttamento sessuale imputati al finanziere Jeffrey Epstein, è finita rivelandosi un bluff
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L’attesa per una presunta lista di celebrità coinvolte a vario titolo nei reati di sfruttamento sessuale imputati al finanziere Jeffrey Epstein, è finita rivelandosi un bluff
Tanto tuonò che sul calderone sempre in ebollizione del guardonismo giudiziario non piovve neanche una goccia all’altezza delle aspettative. L’attesa per una presunta lista di celebrità coinvolte a vario titolo nei reati di sfruttamento sessuale imputati al finanziere Jeffrey Epstein, è finita 48 ore fa rivelandosi un bluff. Un tribunale di New York ha reso pubblica una prima tranche di atti del processo allo stesso Epstein (morto suicida in carcere nel 2019) che non contengono però alcuna lista ma soltanto una serie di nomi in gran parte già noti perché sviscerati da anni di inchieste, interviste televisive, documentari e libri pubblicati sull’argomento.
Certo, fra i poco meno di 200 nomi non mancano quelli di personaggi arcinoti: un’accusatrice di Epstein racconta di aver incontrato nelle magioni del miliardario americano una volta Michael Jackson e un’altra l’illusionista David Copperfield. Altrove vengono citati lo scienziato Stephen Hawking, l’immancabile principe Andrea, perfino due presidenti degli Stati Uniti (Bill Clinton e Donald Trump, nessuno dei due accusato di alcun reato). E poi decine di altre celebrities di ogni ordine e grado, quasi tutte già ampiamente finite nelle cronache sulla vicenda. Ma oltre a dimostrare che un finanziere frequentava il jet set (sai che novità), questi e gli altri documenti di prossima uscita servono a ben poco: forse ad alimentare il gossip di mezzo mondo, di sicuro non a ipotizzare reati a carico dei grossi nomi.
di Valentino Maimone
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