Cecilia Sala: l’Iran apre allo scambio dei prigionieri
Il regime di Teheran fa sapere tramite una nota che Cecilia Sala è stata arrestata “per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran”
Cecilia Sala: l’Iran apre allo scambio dei prigionieri
Il regime di Teheran fa sapere tramite una nota che Cecilia Sala è stata arrestata “per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran”
Cecilia Sala: l’Iran apre allo scambio dei prigionieri
Il regime di Teheran fa sapere tramite una nota che Cecilia Sala è stata arrestata “per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran”
Il regime di Teheran fa sapere tramite una nota che Cecilia Sala è stata arrestata “per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran”
Dopo giorni di silenzio, il regime di Teheran, attraverso una breve nota governativa, fa sapere che Cecilia Sala è stata arrestata «per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran. Il suo caso è sotto inchiesta». Non è dato sapere in che modo la giornalista avrebbe violato la il codice del Paese, ma trattandosi della Repubblica islamica è inutile chiedere spiegazioni sensate. È invece sempre più esplicita la vera utilità dietro questo abuso: uno scambio.
Da giorni circola l’indiscrezione di un tentativo iraniano di sfruttare l’arresto di Cecilia Sala per ottenere la liberazione, da parte delle autorità italiane, di Mohammad Abedini-Najafabadi, ingegnere iraniano indagato dagli Stati Uniti per il trasporto di componenti elettroniche per droni. Abedini-Najafabadi è stato fermato all’aeroporto di Malpensa lo scorso 22 dicembre e, interpellato dalla stampa dopo il caso Sala, ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento – anche indiretto – nell’arresto della giornalista. Ma adesso è Teheran che mette in relazione i due fatti. Il viceministro degli Esteri iraniano, Vahid Jalalzadeh, rivolgendosi all’ambasciatrice italiana Paola Amadei, ha lasciato intendere che l’Iran è pronto ad aprire un canale diplomatico per stabilire le condizioni per lo scambio dei due prigionieri. L’obiettivo del regime, adesso, è quello di sottrarre il proprio uomo dalla giustizia statunitense.
Gli americani, di fronte all’inizio della trattativa, hanno richiesto «il rilascio immediato» di Cecilia Sala. Si apre così la trattativa diplomatica per chiudere la vicenda, ma è ancora troppo presto per fare previsioni. Il ministro degli Esteri Tajani ha riferito alla stampa che la Farnesina sta «monitorando la situazione» e che la giornalista «sta bene e in buona salute». Tuttavia, dal Ministero degli Esteri fanno sapere che, almeno al momento, non è possibile indicare le tempistiche per il rilascio di Cecilia Sala.
Di Antonio Pellegrino
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