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“Cercasi Marito in affitto per un’ora”: in Lettonia ci sono troppe donne per pochi uomini

In Lettonia numerose agenzie offrono un servizio, denominato “Rent a Husband”, che consente di affittare uomini a tariffa oraria, per eseguire tutto ciò che nella “cultura tradizionale” faceva il classico marito di casa

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Numerose agenzie lettoni offrono un servizio, denominato “Rent a Husband”. Tale servizio consente di affittare uomini a tariffa oraria, per eseguire tutto ciò che nella “cultura tradizionale” faceva il classico marito di casa.

Non si tratterebbe di un compagno dal punto di vista affettivo, ma una figura pratica, funzionale. Una persona da chiamare quando c’è un rubinetto che perde, una libreria da montare oppure una lavatrice rotta.

La Lettonia è uno fra i Paesi con il più alto divario di genere a livello mondiale

La Lettonia insieme agli altri Paesi baltici, è la nazione con il più alto divario di genere a livello mondiale. Nello specifico si tratterebbe di una percentuale di donne superiore del 15,5% rispetto agli uomini, stando ai dati diffusi da Eurostat.

Il successo dell’iniziativa viene raccontato come una soluzione moderna ed emancipata. Eppure, se proviamo ad andare oltre la patina dell’innovazione, verrebbe da chiedersi se stiamo parlando di un servizio utile o dell’ennesima semplificazione culturale travestita da progresso.

Di certo risponde a un bisogno reale, ma è altrettanto evidente che consolida uno stereotipo antico: l’uomo come “braccio operativo”, la donna sempre bisognosa di supporto tecnico.

Il dibattito, finora, si è concentrato più sull’aspetto curioso e virale del fenomeno che sulle sue implicazioni sociali. In generale nessuna polemica, nessuna riflessione critica. Anzi, il trend viene raccontato con leggerezza e con simpatia.

E qui si trova forse l’aspetto più interessante. Se fosse stato lanciato sul mercato un servizio di “donne in affitto” per cucinare, pulire o occuparsi della casa, il dibattito pubblico sarebbe esploso nel giro di poche ore, tra accuse di sessismo, mercificazione e discriminazione della donna. In questo caso, invece, tutto fila liscio.

di Catia Demonte

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