Cinque firme, per lo stop alle armi atomiche
| Esteri
USA, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia hanno firmato una dichiarazione congiunta per il 2022 in cui s’impegnano a non farsi la guerra con armi nucleari. Dietro questo atto di non belligeranza sono due le conseguenze che non debbono sfuggire.

Cinque firme, per lo stop alle armi atomiche
USA, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia hanno firmato una dichiarazione congiunta per il 2022 in cui s’impegnano a non farsi la guerra con armi nucleari. Dietro questo atto di non belligeranza sono due le conseguenze che non debbono sfuggire.
| Esteri
Cinque firme, per lo stop alle armi atomiche
USA, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia hanno firmato una dichiarazione congiunta per il 2022 in cui s’impegnano a non farsi la guerra con armi nucleari. Dietro questo atto di non belligeranza sono due le conseguenze che non debbono sfuggire.
| Esteri
Partiamo dalla realtà e da una considerazione – sempre valida – di Henry Kissinger, l’ex segretario di Stato americano ai tempi di Nixon e Ford: nella storia l’aumento della potenza militare porta con sé un aumento della potenza politica. Premesso questo, non si può che accogliere come un segnale di buon auspicio per il 2022 appena incominciato la dichiarazione congiunta delle cinque potenze nucleari che siedono anche nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia.
Nel testo si legge, tra le altre cose, che considerano una propria responsabilità «evitare una guerra tra Paesi con armi nucleari e la riduzione di rischi strategici» perché una simile guerra «non può essere vinta e non deve mai essere combattuta», aggiungendo che le armi atomiche devono servire semmai a «propositi difensivi, come deterrente di aggressioni e per prevenire conflitti».
La conseguenza di questa dichiarazione è ovviamente un secco no a una ulteriore proliferazione nucleare la cui diffusione – sostengono le cinque nazioni – deve essere impedita. Il che produce due conseguenze, politiche e di realtà. La prima: che le potenze atomiche, se impedisci agli altri di armarsi, resteranno quelle che sono oggi.
La seconda: che le guerre continueranno a essere guerre convenzionali. Ve ne sono state tante negli anni passati. Tragiche, con morti e feriti, con dolore e miserie ma – grazie alla deterrenza del nucleare – non atomiche. E non lo saranno. Il mondo, per ora, è salvo.
Di Massimiliano Lenzi
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Papa Francesco, l’omaggio di Trump: “Un uomo buono”
21 Aprile 2025
“Era un uomo buono, ha lavorato duro, amava il mondo”. È l’omaggio che Donald Trump dedica a Pap…

Gli Usa piangono Papa Francesco, “campione dei diritti degli immigrati”
21 Aprile 2025
I media americani ricordano l’ultimo incontro di Papa Francesco con il vice presidente J. D. Van…

Mo, Idf: “Un malinteso operativo” ha portato all’uccisione dei 15 soccorritori
21 Aprile 2025
Un resoconto dell’indagine interna diffuso d’Idf ha concluso che i militari israeliani hanno ape…

Nuovo scandalo chat per Hegseth: condivisi piani militari con moglie e fratello
21 Aprile 2025
Nuovo scandalo al Pentagono, dove il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha condiviso i piani re…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.