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Dazi, Trump firma l’ordine esecutivo. Per l’Ue confermate le tariffe al 15%. In vigore dal 7 agosto

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Il presidente statunitense Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo atto a “modificare” i dazi reciproci, imponendo tariffe che vanno dal 10% al 41% a circa 70 Paesi

Dazi, Trump firma l’ordine esecutivo. Per l’Ue confermate le tariffe al 15%. In vigore dal 7 agosto

Il presidente statunitense Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo atto a “modificare” i dazi reciproci, imponendo tariffe che vanno dal 10% al 41% a circa 70 Paesi

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Dazi, Trump firma l’ordine esecutivo. Per l’Ue confermate le tariffe al 15%. In vigore dal 7 agosto

Il presidente statunitense Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo atto a “modificare” i dazi reciproci, imponendo tariffe che vanno dal 10% al 41% a circa 70 Paesi

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Nella notte (ora italiana) il presidente statunitense Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo atto a “modificare” i dazi reciproci, imponendo tariffe che vanno dal 10% al 41% a circa 70 Paesi.

Per quanto riguarda l’Unione Europea, il tycoon ha confermato i dazi al 15% per l’Unione Europea.

Karoline Leavitt, la portavoce della Casa Bianca, ha descritto l’accordo fra gli Usa e l’Ue come “quello con più impatto nella Storia”.

Inoltre, Leavitt ha raccontato di essere stata presente mentre il presidente Usa negoziava con Ursula von der Leyen (in Scozia). Secondo la portavoce della Casa Bianca, Trump “ha spremuto il succo quanto più possibile”.

Riguardo possibili esenzioni, Karoline Leavitt aveva in precedenza spiegato che “i leader stranieri stanno telefonando a Trump e stanno portando nuove offerte al suo tavolo”.

Le nuove misure entreranno in vigore a partire da giovedì 7 agosto (e non, come detto in precedenza, a partire da oggi, 1 agosto).

Sta facendo certamente molto discutere la decisione di The Donald sulle tariffe al Canada: nella notte si è passati dal 25% al 35%, una delle cifre più alte. La Casa Bianca spiega che si tratta di una risposta “alle continue mancanze di azione e rappresaglie”.

Ieri mattina Trump – lo ricordiamo – aveva anche scritto in un post pubblicato suo suo social Truth, dopo che il premier canadese Mark Carney aveva aperto alla possibilità di riconoscere lo Stato della Palestina che sarà “molto difficile per gli Usa fare un accordo commerciale con il Canada”.

Il Paese più colpito dai dazi di Trump è la Siria (41%).

Di seguito, altri Paesi colpiti dalle tariffe “made in Usa”:

  • 39% per la Svizzera che aveva tentato di trovare un accordo più vantaggioso inviando una proposta alcune settimane fa. Proposta che però, a quanto pare – almeno per il momento – non è servita;
  • 30% per il Sudafrica;
  • 20% per Taiwan, Vietnam e Bangladesh;
  • 19% per il Pakistan;
  • 15% per Israele, Turchia e altri Paesi come Venezuela, Camerun, Lesotho e Ciad.

di Filippo Messina

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