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Trump: “Produrre negli Stati Uniti, non saremo ostaggio della Cina”. Pechino: “Dazi Usa? Svilupperemo commercio con gli altri Paesi”

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“Dobbiamo produrre negli Usa e non saremo tenuti in ostaggio da altri Paesi. Non possiamo continuare a essere abusati sul commercio”. Lo dice Trump

Trump

Trump: “Produrre negli Stati Uniti, non saremo ostaggio della Cina”. Pechino: “Dazi Usa? Svilupperemo commercio con gli altri Paesi”

“Dobbiamo produrre negli Usa e non saremo tenuti in ostaggio da altri Paesi. Non possiamo continuare a essere abusati sul commercio”. Lo dice Trump

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Trump: “Produrre negli Stati Uniti, non saremo ostaggio della Cina”. Pechino: “Dazi Usa? Svilupperemo commercio con gli altri Paesi”

“Dobbiamo produrre negli Usa e non saremo tenuti in ostaggio da altri Paesi. Non possiamo continuare a essere abusati sul commercio”. Lo dice Trump

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La Cina intende sviluppare una cooperazione commerciale ed economica “con tutti i Paesi” in risposta al conflitto commerciale con gli Usa. Lo ha dichiarato il vice direttore dell’Amministrazione generale delle dogane cinesi, Wang Lingjun, durante una conferenza stampa, mentre infuria la guerra dei dazi con gli Stati uniti. “Il ricorso da parte del governo statunitense all’abuso dei dazi ha avuto un impatto negativo sul commercio globale, incluso quello tra Cina e Stati uniti” ha affermato Wang Lingjun.

In risposta, la Cina ha adottato le contromisure necessarie non solo per proteggere i propri diritti e interessi legittimi, ma anche per salvaguardare le regole del commercio internazionale, l’equità e l’imparzialità a livello globale. “La Cina promuoverà costantemente una maggiore apertura verso l’esterno e svilupperà una cooperazione commerciale ed economica vantaggiosa e di reciproco beneficio con tutti i Paesi”, ha aggiunto.

Le parole di Trump sulla Cina

“Sono sempre andato d’accordo con Xi Jinping“. A pronunciare queste parole è il presidente statunitense Donald Trump, che – parlando del tema dazi – prosegue: “Penso che verrà fuori qualcosa di positivo con la Cina”.

Sempre riguardo le tariffe, il tycoon afferma che “stiamo parlando con molti Paesi: siamo in una buona posizione”. Inoltre, The Donald spiega che il dollaro rimarrà sempre la valuta di riferimento.

The Donald, continuando a parlare dei dazi, apre alla possibilità di offrire “esenzioni” alle tariffe del 10%. Anche se insiste sul fatto che proprio questa percentuale, il 10%, è la soglia base per cercare di negoziare “un accordo commerciale”. “Potrebbero esserci un paio di esenzioni per ovvie ragioni – dice – ma direi che il 10% è la soglia”, ha detto Trump senza specificare quali potrebbero essere le “ragioni ovvie” per le esenzioni.

Trump: “Produrre in Usa, non saremo ostaggio della Cina”

“Dobbiamo produrre negli Usa e non saremo tenuti in ostaggio da altri Paesi, soprattutto da Paesi come la Cina che fanno tutto quello che è in loro potere per mancare di rispetto agli americani. Non possiamo continuare a essere abusati sul commercio”. È quanto dichiara Donald Trump. Il tycoon dice che la Cina “è il Paese che ci tratta peggio”.

Cina all’Ue: unire le forze contro il “bullismo” Usa

Dalla Cina arrivano contro dazi nei confronti degli Usa. Pechino ha aumentato le tariffe sui prodotti made in Usa dall’84% al 125% a partire da oggi.

E all’Ue popone di unire le forze. Contro quello che definisce il “bullismo” Usa.

Trump esenta dai dazi reciproci anche smartphone e computer

Trump esenta gli smartphone, i computer e gli altri dispositivi elettronici dai dazi reciproci. Lo rende noto l’agenziaBloomberg“, citando la gazzetta ufficiale. Le esclusioni, spiega Bloomberg, riguardano anche le hard drive, i processori per i computer e i chip per la memoria. Ossia tutti i principali prodotti elettronici popolari che non sono prodotti negli Stati Uniti. Esclusi dalle tariffe reciproche sono anche i macchinari per i semiconduttori.

The Donald cala nei sondaggi Usa

Donald Trump scivola nei sondaggi Usa: il 51% degli statunitensi interpellati in un rilevamento di “The Economist” e “YouGov” afferma di disapprovare l’operato del tycoon. Il 43% invece si dice d’accordo con The Donald. Soltanto 2 settimane fa il medesimo sondaggio mostrava questi dati: 48% favorevoli e 49% sfavorevoli.

Inoltre, il 52% degli americani – sempre secondo il sondaggio – dichiara di essere contrario ai dazi voluti dal presidente Usa.

Chiusura in rialzo per Wall Street dopo una giornata con andamento altalenante

Ieri è stata una giornata piena di alti e bassi per Wall Street. E i segni “+” e “-” si sono alternati fra loro parecchie volte. Alla fine, Wall Street ha chiuso in rialzo: Dow Jones +1,56%, a 40.212,47 punti; Nasdaq +2,06%, a 16.724,46 punti; S&P 500 +1,81%, a 5.363,26 punti.

di Mario Catania

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