app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

De Klerk, un bianco contro l’apartheid

Con la morte di De Klerk, ultimo capo di Stato bianco del Sudafrica, se ne va uno dei protagonisti della rivoluzione contro l’apartheid.
|

De Klerk, un bianco contro l’apartheid

Con la morte di De Klerk, ultimo capo di Stato bianco del Sudafrica, se ne va uno dei protagonisti della rivoluzione contro l’apartheid.
|

De Klerk, un bianco contro l’apartheid

Con la morte di De Klerk, ultimo capo di Stato bianco del Sudafrica, se ne va uno dei protagonisti della rivoluzione contro l’apartheid.
|
|
Con la morte di De Klerk, ultimo capo di Stato bianco del Sudafrica, se ne va uno dei protagonisti della rivoluzione contro l’apartheid.
Il Novecento è stato il secolo di tragiche rivoluzioni: quella comunista, quella fascista e quella nazista. Rivoluzioni che han tolto diritti e libertà e causato milioni e milioni di morti. Ve n’è stata un’altra di rivoluzione però, ricordata sempre troppo poco, che senza marciare su Roma o prendere il Palazzo d’Inverno, i diritti e le libertà li ha ampliati. È la rivoluzione contro l’apartheid, la segregazione dei neri nella Repubblica Sudafricana. Una rivoluzione che ha avuto tre protagonisti: due neri, Nelson Mandela e Desmond Tutu, e un bianco, Frederik de Klerk. In queste ore, con la morte di quest’ultimo, l’ex presidente sudafricano che accompagnò il Paese alla fine dell’apartheid, questa rivoluzione merita di essere ricordata, assieme a questi tre uomini. De Klerk è stato l’ultimo capo di Stato bianco del Sudafrica e nel 1993, assieme a Nelson Mandela, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Due uomini con storie diverse, che hanno accompagnato il Sudafrica verso la fine di un infame razzismo. Con loro un ruolo da protagonista l’ha avuto l’arcivescovo anglicano nero di Città del Capo e di Johannesburg, Desmond Tutu. Un uomo che si è fatto carico, assieme a Mandela, dei sudafricani neri che non contavano niente. Un uomo che ripeteva spesso come non gli interessasse «raccogliere le briciole di compassione buttate dal tavolo da qualcuno» bensì «il menu completo dei diritti». E questi sono arrivati, anche grazie all’intelligenza politica di un uomo bianco, il presidente de Klerk.   Di Aldo Smilzo

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

L’attivista siriano Mazen al Hamada, nella foto l’espressione dell’orrore

14 Dicembre 2024
È Mazen al Hamada: questa fotografia lo mostra come era. Come è sempre stato: perseguitato per a…

Corea del Sud, il Parlamento approva l’impeachment del presidente Yoon Suk-yeol

14 Dicembre 2024
Nuovo colpo di scena in Corea del Sud: l’assemblea nazionale di Seul ha approvato la mozione di …

Iran, dove il coraggio non è una recita

14 Dicembre 2024
Ci sono i mondi, come l’Iran, dove certi gesti ti possono costare la libertà o la vita. Gli esem…

Francia, il nuovo premier è François Bayrou

13 Dicembre 2024
Bayrou è il nuovo premier francese ma Mélenchon ha già annunciato che il suo partito presenterà …

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI