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Elon Musk, “deluso”, lascia il suo incarico nel governo Trump

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Elon Musk annuncia, attraverso un post pubblicato sui social, la conclusione del suo ruolo nell’Amministrazione Trump

Elon Musk

Elon Musk, “deluso”, lascia il suo incarico nel governo Trump

Elon Musk annuncia, attraverso un post pubblicato sui social, la conclusione del suo ruolo nell’Amministrazione Trump

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Elon Musk, “deluso”, lascia il suo incarico nel governo Trump

Elon Musk annuncia, attraverso un post pubblicato sui social, la conclusione del suo ruolo nell’Amministrazione Trump

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“Con la conclusione del mio periodo come funzionario speciale del governo, vorrei ringraziare il presidente Trump per l’opportunità di ridurre gli sprechi”. A scrivere queste parole sui social è Elon Musk che annuncia la conclusione del suo ruolo nell’Amministrazione Trump. E fa riferimento all’incarico che prevede un tempo massimo di durata di 130 giorni (la scadenza, nel suo caso, è prevista per il 30 maggio).

Musk prosegue: “La missione del Doge (Department of Government Efficiency, ndr.) si rafforzerà nel tempo, diventando uno stile di vita per tutto il governo”.

Ma l’addio di Musk all’amministrazione Trump – benché con parole di ringraziamento scritte sui social – è un addio in realtà decisamente amaro. Visto che solo pochi giorni fa, nel corso di un’intervista alla Cbs, si è detto “deluso” dalla nuova legge di bilancio voluta dal presidente statunitense Donald Trump.

“Un disegno di legge può essere grande, oppure può essere bello. Ma non so se possa essere entrambe le cose”, le parole pronunciate da Elon durante l’intervista. Ma non solo: ha aggiunto che tale legge incrementa il deficit degli Usa e che inoltre compromette la sua (ormai ex) missione, quella di Doge.

La decisione di Musk arriva proprio in concomitanza della pubblicazione dei risultati finanziari del primo trimestre 2025 della “sua” Tesla. E i dati fanno paura: si parla di un netto calo – del 71% – del reddito netto anno su anno.

Gli esperti, gli analisti, attribuiscono (gran) parte di questo calo proprio al danno reputazionale causato da Musk nell’amministrazione Trump. Le sue parole, i suoi comportamenti e le sue attività politiche – in qualità di capo del Doge – con tutte le successive proteste (comprese le Tesla bruciate ma non solo) hanno minato la sua reputazione. E le dure conseguenze hanno colpito Tesla.

Elon Musk è stato – senza dubbio – essenziale per arrivare al “Trump bis”. Ma nel corso del tempo si sono fatte sentire sempre di più le divergenze fra Musk e il tycoon.

di Mario Catania

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