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Gaza, fine della tregua: oltre 400 morti nei raid israeliani. Hamas: “Netanyahu condanna a morte gli ostaggi”

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Il bilancio dei nuovi attacchi israeliani su Gaza continua ad aggravarsi di ora in ora. Casa Bianca:”Hamas ha scelto la guerra”

Hamas

Gaza, fine della tregua: oltre 400 morti nei raid israeliani. Hamas: “Netanyahu condanna a morte gli ostaggi”

Il bilancio dei nuovi attacchi israeliani su Gaza continua ad aggravarsi di ora in ora. Casa Bianca:”Hamas ha scelto la guerra”

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Gaza, fine della tregua: oltre 400 morti nei raid israeliani. Hamas: “Netanyahu condanna a morte gli ostaggi”

Il bilancio dei nuovi attacchi israeliani su Gaza continua ad aggravarsi di ora in ora. Casa Bianca:”Hamas ha scelto la guerra”

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Il bilancio dei nuovi attacchi israeliani su Gaza continua ad aggravarsi di ora in ora. I raid, ripresi nella notte su ordine del primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno causato almeno 400 vittime, in gran parte donne e bambini palestinesi, secondo quanto riferito dal direttore del ministero della Sanità della Striscia, Mohammed Zaqout. Il numero dei feriti si conta a centinaia.

Netanyahu ha ordinato l’operazione militare dopo il “rifiuto ripetuto di Hamas di liberare gli ostaggi” e dopo aver respinto tutte le proposte ricevute dai mediatori, inclusi gli inviati del presidente americano Steve Witkoff. In un comunicato dell’ufficio del premier si sottolinea che “Israele, da questo momento, intensificherà la sua azione militare contro Hamas”. La Casa Bianca ha confermato di essere stata consultata prima del lancio della nuova offensiva.

Hamas ha condannato la decisione di Netanyahu, accusandolo di aver “condannato a morte gli ostaggi ancora trattenuti a Gaza”. Il movimento ha affermato che il governo israeliano ha deliberatamente sabotato l’accordo per un cessate il fuoco e che la ripresa delle operazioni militari equivale a “sacrificare i prigionieri dell’occupazione”. Inoltre, Hamas accusa Netanyahu di usare la guerra come strumento per distogliere l’attenzione dalla crisi politica interna in Israele.

Le reazioni al bombardamento su Gaza

“Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, invece ha scelto il rifiuto e la guerra”. Così il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Brian Hughes, al Times of Israel, dopo la ripresa dei raid israeliani contro la Striscia di Gaza.

Gli Houthi dello Yemen “condannano la ripresa dell’aggressione del nemico sionista contro la Striscia di Gaza”. “I palestinesi non saranno soli in questa battaglia e lo Yemen continuerà con il suo sostegno e la sua assistenza e intensificherà il confronto”, minaccia il Consiglio politico supremo degli Houthi, che da anni l’Iran è accusato di sostenere, come riportano le tv satellitari arabe.

Le dichiarazioni di Netanyahu

“Israele ha accettato la proposta dell’inviato americano Witkoff ma Hamas ha rifiutato ogni offerta. Avevo avvertito che se Hamas persisteva nel suo rifiuto senza rilasciare i nostri ostaggi, saremmo tornati a combattere e infatti abbiamo ripreso a combattere”. Sono le parole pronunciate dal premier israeliano Benyamin Netanyahu, in un video registrato.

La risposta di Hamas

Hamas “sta affrontando in modo responsabile e positivo qualsiasi proposta per fermare l’aggressione e togliere l’assedio” ed è in costante contatto con i mediatori. Lo dice Abdel-Latif al-Qanoua, il portavoce dell’organizzazione. In una dichiarazione su Telegram – citata da Al Jazeera – al-Qanoua afferma che “la proposta (degli Usa) era sul tavolo delle trattative e Hamas non l’ha respinta e l’ha affrontata positivamente. Netanyahu ha ripreso la guerra per ostacolare l’accordo. L’interesse di Hamas era nella continuazione dell’accordo e continuerà a trattare in modo flessibile e positivo con i mediatori per respingere l’aggressione”.

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