Tank israeliani a Gaza City. Houthi: “Raid di Israele sulla capitale dello Yemen”
I carri armati israeliani entrano nel sobborgo di Sabra, a Gaza City. Israele ha bombardato Sanaa, la capitale dello Yemen. Colpite l’area nei pressi del complesso presidenziale e alcune basi missilistiche

Tank israeliani a Gaza City. Houthi: “Raid di Israele sulla capitale dello Yemen”
I carri armati israeliani entrano nel sobborgo di Sabra, a Gaza City. Israele ha bombardato Sanaa, la capitale dello Yemen. Colpite l’area nei pressi del complesso presidenziale e alcune basi missilistiche
Tank israeliani a Gaza City. Houthi: “Raid di Israele sulla capitale dello Yemen”
I carri armati israeliani entrano nel sobborgo di Sabra, a Gaza City. Israele ha bombardato Sanaa, la capitale dello Yemen. Colpite l’area nei pressi del complesso presidenziale e alcune basi missilistiche
I carri armati israeliani sono entrati nel sobborgo di Sabra, a Gaza City. Lo rivelano diversi media di Tel Aviv affermano, citando fonti nella Striscia.
Almeno 51 i morti dopo gli attacchi israeliani condotti oggi, sabato 23 agosto, in diverse zone della Striscia di Gaza da questa mattina all’alba. Fra loro – secondo alcune fonti – 8 bambini.
Gantz a Netanyahu: “Creare un governo per liberare gli ostaggi”
Il leader del partito centrista israeliano Unità Nazionale Benny Gantz ha invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il leader dell’opposizione Yair Lapid e il presidente del partito Yisrael Betyenu, Avigdor Liberman a formare un (così lo definisce) “governo per la redenzione dei prigionieri e l’uguaglianza nel fardello”. Con un chiaro mandato di sei mesi prima di nuove elezioni.
Ma non solo. La proposta prevede che il partito di Gantz si unisca – temporaneamente – alla coalizione per concentrarsi in modo continuo sul rilascio degli ostaggi e sulla promozione di una legislazione sull’arruolamento degli ultra-ortodossi.
“Non voglio salvare Netanyahu, ma gli ostaggi”, ha dichiarato Gantz.
Israele e l’occupazione di Gaza City
Israele ha annunciato di aver avviato la prima fase dell’occupazione di Gaza City, considerata “roccaforte” di Hamas. La portavoce delle Forze di difesa israeliane, Effie Defrin, ha affermato che le Idf hanno avviato la seconda fase dell’operazione Gideon’s Chariots a Gaza, lanciata a maggio.
Due le divisioni circondano Gaza City: la 99ª Brigata di Fanteria a sud, nel quartiere di Zeitoun, e elementi della 162ª Divisione Corazzata a nord, vicino a Jabalia. Queste unità hanno avviato attacchi mirati e manovre terrestri per accerchiare le posizioni di Hamas.
Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha autorizzato ieri l’invasione dopo consultazioni con il Capo di Stato Maggiore, il Tenente Generale Eyal Zamir, e altri alti comandi. Tale autorizzazione ha innescato la mobilitazione di circa 60.000 riservisti, in aggiunta alle truppe già schierate. Il picco del spiegamento è previsto per il 2 settembre.
Gli obiettivi dell’operazione sono la conquista completa di Gaza City e dei suoi sobborghi, la liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas, lo smantellamento delle capacità militari di Hamas, l’eliminazione della leadership di Hamas e l’istituzione di una zona di sicurezza permanente lungo il confine israeliano. Sono previsti corridoi umanitari e zone di evacuazione civile per facilitare gli aiuti durante l’avanzata delle truppe.
l premier israealiano, come riporta il Times of Israel, ha annunciato ieri di aver ordinato all’esercito di “accorciare i tempi per la conquista degli ultimi bastioni del terrore e per la sconfitta di Hamas”. Il premier ha espresso inoltre “profonda gratitudine ai riservisti mobilitati, alle loro famiglie e a tutti i soldati dell’Idf”, ha precisato il suo ufficio. Secondo fonti militari, i piani dell’esercito per la presa di Gaza City saranno presentati a Netanyahu già oggi, in vista della prossima offensiva.
Houthi: “Raid di Israele sulla capitale dello Yemen”
Israele ha bombardato Sanaa, la capitale dello Yemen. Colpite l’area nei pressi del complesso presidenziale e alcune basi missilistiche. Lo rende noto la tv degli Houthi, al Masirah.
Gaza, Meloni: “Israele rischia di compromettere la soluzione a 2 Stati”
“L’Italia condanna la decisione israeliana di autorizzare nuovi insediamenti in Cisgiordania. Tale decisione è contraria al diritto internazionale e rischia di compromettere definitivamente la soluzione dei due Stati e, in generale, una prospettiva politica per giungere a una pace giusta e duratura”. A pronunciare queste parole è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che aggiunge: “L’Italia segue con profonda preoccupazione gli sviluppi recenti relativi alle decisioni assunte dal Governo israeliano in merito alla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania e riafferma con fermezza il proprio impegno a favore della pace, della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale”.
“In particolare – spiega Meloni – la decisione di procedere con l’occupazione di Gaza, in risposta al disumano attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, costituisce un’ulteriore escalation militare che non potrà che aggravare la già drammatica situazione umanitaria”.
“Al contrario – per la presidente del Consiglio – sarebbe invece necessario un impegno collettivo per giungere a un cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi, rafforzando lo sforzo internazionale per assicurare l’assistenza umanitaria che è urgentemente necessaria alla popolazione civile della Striscia”.
“L’Italia – assicura Meloni – continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori in questa direzione ed è pronta a fare la sua parte in uno scenario post-conflitto” conclude Meloni.
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- Tag: esteri
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