Il governo di Israele firma il piano, scatta il cessate il fuoco a Gaza. Idf: “Completato il ritiro delle truppe”. Media: “Trump sarà in Israele lunedì mattina”
C’è un primo, concreto, passo in avanti nel piano di pace del presidente statunitense Donald Trump. Il governo israeliano ha approvato il piano: scatta il cessate il fuoco a Gaza
 
Il governo di Israele firma il piano, scatta il cessate il fuoco a Gaza. Idf: “Completato il ritiro delle truppe”. Media: “Trump sarà in Israele lunedì mattina”
C’è un primo, concreto, passo in avanti nel piano di pace del presidente statunitense Donald Trump. Il governo israeliano ha approvato il piano: scatta il cessate il fuoco a Gaza
Il governo di Israele firma il piano, scatta il cessate il fuoco a Gaza. Idf: “Completato il ritiro delle truppe”. Media: “Trump sarà in Israele lunedì mattina”
C’è un primo, concreto, passo in avanti nel piano di pace del presidente statunitense Donald Trump. Il governo israeliano ha approvato il piano: scatta il cessate il fuoco a Gaza
C’è un primo, concreto, passo in avanti nel piano di pace del presidente statunitense Donald Trump per Gaza.
Dopo l’accordo – sulla prima fase del piano Trump – fra Israele e Hamas (avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedi, ora italiana), stanotte (ora italiana) il governo israeliano (a maggioranza, con cinque ministri contrari: dei partiti di destra di Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich) ha approvato il piano.
Di conseguenza, entra in vigore il cessate il fuoco a Gaza. Lo rende noto Channel 12 spiegando che l’Idf si ritirerà fino alla Linea Gialla indicata nelle mappe dell’accordo entro le prossime 24 ore. Al termine delle 24 ore Hamas dovrà poi rilasciare tutti gli ostaggi vivi entro 72 ore quindi presumibilmente “lunedì o martedì” come annunciato da Trump.
Il portavoce dell’esercito dell’Idf afferma che è avvenuto il ritiro delle truppe israeliane secondo quanto stabilito nel piano. “L’accordo è entrato in vigore, alle 12:00 ora locale (le 11:00 in Italia) le forze dell’Idf si sono posizionate nelle ultime linee di schieramento, in conformità con le linee guida dell’accordo di cessate il fuoco e con il ritorno dei rapiti. Le forze dell’Idf del Comando Meridionale sono dispiegate nell’area e continueranno a operare per eliminare qualsiasi minaccia immediata”.
La tregua sarà monitorata da una task force congiunta. La task force sarà composta da 200 soldati Usa e militari da Egitto, Qatar, Turchia e forse Emirati. Lo rende noto un alto dirigente della Casa Bianca.
Secondo diversi media, Trump sarà in Israele lunedì mattina. Allerta massima per la sicurezza nel Paese.
Il presidente statunitense dovrebbe atterrare all’aeroporto Ben Gurion alle ore 9:20 lunedì mattina. Lì ci sarà l’accoglienza, come spiega la Knesset. Ciò significa quindi prima dell’inizio della festività ebraica di Simchat Torah. The Donald terrà un discorso al Parlamento israeliano; poi si prevede che il presidente concluda la sua breve visita e rientri negli Usa senza altri incontri o cerimonie in Israele.
La tanto sperata tregua a Gaza, Trump: “Lunedì o martedì gli ostaggi israeliani torneranno a casa”
“Gli ostaggi torneranno lunedì o martedì. Probabilmente sarò lì. Spero di esserci. E abbiamo in programma di partire domenica, e non vedo l’ora”, le parole pronunciate da Trump ai giornalisti durante un incontro nello Studio Ovale.
La riunione di gabinetto di sicurezza di Israele
Prima la riunione del gabinetto di sicurezza di Israele, poi la riunione del governo Netanyahu per approvare l’accordo raggiunto su Gaza. Sono pesenti anche Jared Kushner, genero di Trump e Steve Witkoff, inviato speciale. Intanto, il presidente americano Donald Trump fa sapere che gli ostaggi israeliani verranno liberati lunedì o martedì. Successivamente, la prossima settimana il tycoon si recherà in Egitto – dove è stato invitato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi – per partecipare alle celebrazioni per l’accordo sul cessate il fuoco a Gaza. 
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, durante la riunione di gabinetto il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ricevuto la chiamata del suo omologo indiano Narenda Modi. Quest’ultimo ha voluto congratularsi con Netanyahu per l’accordo raggiunto per il rilascio di tutti i rapiti, rinnovando poi i solidi rapporti di amicizia che li lega. 
Trump: “Forse andrò in Medio Oriente sabato o domenica”
“Andrò in Medio Oriente penso, forse sabato sera o domenica”. Lo ha detto il presidente statunitense Donald Trump durante una tavola rotonda sul gruppo “Antifa” che ha recentemente designato come organizzazione terroristica.
“I negoziati per Gaza vanno bene” ha poi aggiunto.
Accordo su Gaza, Hamas chiede la scarcerazione di Marwan Barghouti e Ahmed Saadat
Hamas chiede la scarcerazione di Marwan Barghouti e Ahmed Saadat ma Israele pone il veto. Secondo fonti israeliane – citate dall’emittente Channel 12 – infatti Marwan Barghouti e Ahmed Saadat (uno dei principali leader di Fatah e il segretario generale del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina) non verranno rilasciati nell’ambito dell’accordo riguardante il cessate il fuoco a Gaza di cui si sta negoziando in queste ore in Egitto.
Hamas fornisce prove: circa 20 ostaggi sono ancora vivi
Hamas fornisce prove su circa 20 ostaggi ancora in vita. Lo dichiarano funzionari israeliani a Channel 12. Viene confermata l’indiscrezione secondo cui Hamas è ancora alla ricerca di alcuni degli ostaggi uccisi e che non è ancora chiaro però se tutti potranno essere effettivamente localizzati.
Israele arresta circa 150 attivisti della (nuova) flottiglia diretta a Gaza
Sono circa 150 gli attivisti della nuova flottiglia diretta a Gaza arrestati questa mattina dalla Marina israeliana. A renderlo noto i media dello Stato ebraico. Mentre scriviamo, gli attivisti sono diretti verso il porto di Ashdod dopo che nove imbarcazioni appartenenti alla nuova Flotilla sono state intercettate nella notte dalle forze israeliane. Missione definita da Israele come “un altro futile tentativo di violare il blocco navale legale e di entrare in una zona di combattimento – che – si è concluso in un nulla di fatto”. La Freedom Flotilla Coalition ha riferito dell’abbordaggio della nave Coscience e delle altre otto imbarcazioni dirette nella Striscia di Gaza a circa 120 miglia nautiche (220 chilometri) dalle coste dell’enclave palestinese. Stando alle ultime dichiarazioni su X del ministero degli Esteri israeliano, i passeggeri dovrebbero essere espulsi in tempi rapidi. 
Intanto, l’inviato speciale Usa, Steve Witkoff, e il genero del presidente americano, Jared Kushner, sono arrivati a Sharm el Sheikh, in Egitto, per partecipare ai colloqui indiretti tra Hamas e Israele sul piano di pace di Donald Trump per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Lo riporta il sito Axios.
Stando a quanto riferito dal Wall Street Journal, Hamas chiede, come parte dell’accordo, la restituzione dei corpi di Yahya Sinwar – artefice dell’attacco del 7 ottobre – e del fratello Muhammad, ucciso dopo aver assunto la guida dell’organizzazione nella Striscia di Gaza. Richiesta che, stando a quanto citato dai mediatori arabi, sarebbe già stata negata in passato da Israele.
Di Matilde Testa
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