Gaza, media: “Hamas pronta ad accettare l’accordo di Trump”. Poi arriva la smentita: “Mai ricevuto la proposta”
“Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Usa Donald Trump” per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. È quanto avevano riferito fonti a conoscenza della questione al quotidiano israeliano Haaretz. Ma poi arriva la smentita

Gaza, media: “Hamas pronta ad accettare l’accordo di Trump”. Poi arriva la smentita: “Mai ricevuto la proposta”
“Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Usa Donald Trump” per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. È quanto avevano riferito fonti a conoscenza della questione al quotidiano israeliano Haaretz. Ma poi arriva la smentita
Gaza, media: “Hamas pronta ad accettare l’accordo di Trump”. Poi arriva la smentita: “Mai ricevuto la proposta”
“Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Usa Donald Trump” per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. È quanto avevano riferito fonti a conoscenza della questione al quotidiano israeliano Haaretz. Ma poi arriva la smentita
“Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Usa Donald Trump” per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. È quanto avevano riferito fonti a conoscenza della questione al quotidiano israeliano Haaretz.
Poi però è arrivata la smentita da parte di Hamas: “Mai ricevuto la proposta”.
Esponente di Hamas nega l’ok al piano di Trump: “Mai ricevuto la proposta”
Al momento Hamas non ha mai ricevuto tale proposta. Lo afferma un esponente del gruppo in dichiarazioni ad Al Araby, rilanciate dal giornale israeliano Haaretz che in precedenza aveva invece scritto che Hamas avrebbe “accettato in linea di principio il piano di Donald Trump” per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.
Il piano del presidente statunitense Donald Trump è composto da 21 punti
Il piano del presidente Usa Trump – composto da 21 punti – è stato illustrato dal presidente Usa nel corso dell’incontro con i leader arabi a margine dell’Assemblea Onu.
Inoltre, sembra che il Qatar sia stato coinvolto nel tentativo di convincere Hamas ad accettare l’impalcatura dell’accordo e Trump spera di finalizzarlo con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu quando si incontreranno lunedì.
I 21 punti del piano Trump
Il canale saudita Al-Hadath ha pubblicato i dettagli del piano Trump per Gaza.
Il piano, secondo Al-Hadath, include:
- L’immediato invio di aiuti illimitati attraverso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali;
- La chiusura del fondo umanitario a Gaza (Ghf);
- La raccolta delle armi di Hamas da parte di una forza araba e internazionale;
- L’impegno americano a non permettere a Israele di annettere la Cisgiordania;
- Un graduale ritiro israeliano dalla Striscia;
- La creazione di un corridoio di sicurezza non presidiato intorno a Gaza;
- Un’offerta di amnistia ai leader di Hamas in cambio del loro ritiro da Gaza.
Il rilascio di tutti gli ostaggi e l’Idf gradualmente fuori dalla Striscia di Gaza
Come parte dell’accordo per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, Israele rilascerebbe centinaia di prigionieri palestinesi e ritirerebbe gradualmente le sue forze dalla Striscia di Gaza.
Fra i 21 punti del piano Trump per Gaza c’è anche il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia, preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell’intesa. Lo rende noto la Cnn che cita fonti informate. Il piano includerebbe anche la liberazione di migliaia di detenuti palestinesi (inclusi oltre 100 di questi con sentenze all’ergastolo).
Al-Jazeera: “Ancora decine di morti nella Striscia di Gaza”
Sarebbero almeno 38 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia di Gaza, 25 dei quali a Gaza City. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che cita fonti mediche degli ospedali dell’enclave palestinese.
di Margherita Medici
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