Gaza: sequestrata la Freedom Flotilla con a bordo Greta Thunberg – IL VIDEO
Gaza: sequestrata la Freedom Flotilla con a bordo Greta Thunberg. L’operazione è stata ribattezzata dal ministero degli Esteri israeliano lo “yacht dei selfie”
Gaza: sequestrata la Freedom Flotilla con a bordo Greta Thunberg – IL VIDEO
Gaza: sequestrata la Freedom Flotilla con a bordo Greta Thunberg. L’operazione è stata ribattezzata dal ministero degli Esteri israeliano lo “yacht dei selfie”
Gaza: sequestrata la Freedom Flotilla con a bordo Greta Thunberg – IL VIDEO
Gaza: sequestrata la Freedom Flotilla con a bordo Greta Thunberg. L’operazione è stata ribattezzata dal ministero degli Esteri israeliano lo “yacht dei selfie”
Nella notte la nave Madleen dell’organizzazione non governativa Flotilla Freedom, con a bordo 12 attivisti, tra cui Greta Thunberg, è stata fermata dalla marina militare israeliana a poco più di 50 chilometri dalle coste di Gaza.
Nel filmato si vede l’attivista svedese “denunciare l’esercito israeliano”. “Siamo stati intercettati e rapiti dalle forze di occupazione israeliane o forze che sostengono Israele”, ha dichiarato l’attivista. Thunberg ha poi lanciato un appello alla Svezia per intervenire al più presto. Stando alle dichiarazioni della giovane, l’obiettivo della missione era quello di consegnare aiuti essenziali (cibo, medicinali e beni d’infanzia) alla popolazione di Gaza. Una spedizione definita dalla stessa attivista “pacifica e disarmata”.
Un’operazione vista dal ministero degli Esteri israeliano come una provocazione. Tanto che, in merito al vascello, aveva aggiornato così su X: “Lo “yacht dei selfie” sta raggiungendo in sicurezza le coste di Israele. I passeggeri sono al sicuro e hanno ricevuto panini e acqua, e dovrebbero tornare nei loro paesi d’origine. La piccola quantità di aiuti che non è stata consumata dalle “celebrità” verrà trasferita a Gaza attraverso veri canali umanitari”.
Poi il chiarimento sull’andamento degli aiuti nella Striscia: “Nelle ultime due settimane, più di 1.200 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza da Israele e quasi 11 milioni di pasti sono stati consegnati direttamente dal GHF ai civili di Gaza. Esistono dei modi per portare aiuti alla Striscia di Gaza, che non prevedono provocazioni e selfie”, ha chiosato il ministero.
Di Matilde Testa
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche