Germania, trionfo di Merz e della Cdu, vola AfD ma il governo resta un miraggio
I sondaggi avevano azzeccato praticamente alla virgola i risultati delle elezioni di ieri: il prevedibilissimo successo della Cdu del prossimo cancelliere Merz, il tracollo della Spd dell’impalpabile Scholz, il trionfo dell’ultra destra di Alternative Für Deutschland. E aggiungiamo anche il ritorno in vita della sinistra-sinistra
Germania, trionfo di Merz e della Cdu, vola AfD ma il governo resta un miraggio
I sondaggi avevano azzeccato praticamente alla virgola i risultati delle elezioni di ieri: il prevedibilissimo successo della Cdu del prossimo cancelliere Merz, il tracollo della Spd dell’impalpabile Scholz, il trionfo dell’ultra destra di Alternative Für Deutschland. E aggiungiamo anche il ritorno in vita della sinistra-sinistra
Germania, trionfo di Merz e della Cdu, vola AfD ma il governo resta un miraggio
I sondaggi avevano azzeccato praticamente alla virgola i risultati delle elezioni di ieri: il prevedibilissimo successo della Cdu del prossimo cancelliere Merz, il tracollo della Spd dell’impalpabile Scholz, il trionfo dell’ultra destra di Alternative Für Deutschland. E aggiungiamo anche il ritorno in vita della sinistra-sinistra
I sondaggi avevano azzeccato praticamente alla virgola i risultati delle elezioni di ieri: il prevedibilissimo successo della Cdu del prossimo cancelliere Merz, il tracollo della Spd dell’impalpabile Scholz, il trionfo dell’ultra destra di Alternative Für Deutschland. E aggiungiamo anche il ritorno in vita della sinistra-sinistra
Cari amici, i tedeschi quando fanno i tedeschi sono una garanzia: i sondaggi avevano azzeccato praticamente alla virgola i risultati delle elezioni di ieri, con il prevedibilissimo successo della Cdu del prossimo cancelliere Merz, il tracollo della Spd dell’impalpabile Scholz, il trionfo dell’ultra destra di Alternative Für Deutschland. E aggiungiamo anche il ritorno in vita della sinistra-sinistra.
Tutto come previsto, a cui aggiungere il poco senso di alcune sperticate manifestazioni di entusiasmo per un comunque roboante 20% di AfD. Un tedesco su cinque e questo certifica che il partito è tracimato dall’Est a tutta la Repubblica.
Proviamo a spiegare: che il risultato sia oggettivamente enorme è un fatto, che il +9,5% rispetto alle precedenti politiche è destinato a influenzare la politica tedesca pure.
Che cambi però qualcosa in ciò che era previsto per il futuro assetto di governo della Repubblica federale tedesca resta escluso.
Trump può esultare, Musk anche, ma Merz governerà con l’Spd in una nuova edizione delle ben note Grosse Koalition. Così come nessuno si sogna di fare accordi di governo con i criptonazisti.
Oltretutto, elemento da non sottovalutare, AfD era dato al 20% prima che Musk cominciasse pubblicamente a tirare la volata all’ultra destra tedesca e a promettere pubblicamente (e garantire?) valanghe di quattrini. Un dato interessante, che certo non riduce l’impatto anche emotivo di una simile affermazione, ma va considerato.
La Germania va a destra, esattamente come sapevamo, ma chiunque abbia letto e ascoltato il prossimo cancelliere Merz anche solo nell’ultima settimana sa di che tipo di destra si tratti e quale sarà l’atteggiamento del più importante Paese dell’Unione europea nei confronti degli americani, della Russia, della guerra d’aggressione all’Ucraina e così andare.
Un risultato che crediamo faccia molto piacere anche a Palazzo Chigi, dove c’è pochissima voglia di avere a che fare in questa fase così delicata con estremisti e salti nel buio.
di Fulvio Giuliani
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Tag: germania
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