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Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev

Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev. L’Ucraina sotto choc: “Pronti a firmare in ogni momento l’accordo sulle terre rare”, così il primo ministro ucraino Denys Shmygal

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Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev

Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev. L’Ucraina sotto choc: “Pronti a firmare in ogni momento l’accordo sulle terre rare”, così il primo ministro ucraino Denys Shmygal

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Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev

Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev. L’Ucraina sotto choc: “Pronti a firmare in ogni momento l’accordo sulle terre rare”, così il primo ministro ucraino Denys Shmygal

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Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev. L’Ucraina sotto choc: “Pronti a firmare in ogni momento l’accordo sulle terre rare”, così il primo ministro ucraino Denys Shmygal

Ore 12 “L’Ucraina è pronta a firmare in ogni momento l’accordo sulle terre rare con gli Stati Uniti”, così il primo ministro ucraino Denys Shmygal in conferenza stampa a Kiev, che ha poi aggiunto: “L’Ucraina continuerà attraverso i canali diplomatici e gli altri canali disponibili a collaborare con gli Stati Uniti per
«assicurarsi una pace duratura”, ha affermato il premier ucraino.

Podolyak: “Valutiamo con i partner Ue come sostituire aiuti Usa”

“Dobbiamo valutare la possibilità di acquistare o acquisire armi equivalenti dai nostri partner europei. Stiamo facendo un’analisi approfondita, verificando ciò che abbiamo, ciò che può essere prodotto attraverso partnership e ciò che può essere sostituito. – ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak dopo la decisione degli Stati Uniti di sospendere la fornitura di armi a Kiev – Alcune soluzioni possono essere trovate sui mercati commerciali. Non dimentichiamo che l’Ucraina ha già sperimentato sospensioni prolungate dei programmi di aiuti militari degli Usa e ha imparato ad adattarsi a tali situazioni. Stiamo discutendo le opzioni con i nostri partner europei e, naturalmente, non stiamo trascurando la possibilità di negoziati con le nostre controparti americane”.

Ore 6.45 Gli Stati Uniti sospendono tutti gli aiuti militari a Kiev, dopo lo scontro fra Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, avvenuto pochi giorni fa. Il presidente americano ha ordinato al capo del Pentagono Pete Hegseth di sospendere tutti gli attuali aiuti militari all’Ucraina. A riportarlo è l’agenzia Bloomberg, che cita alcune fonti. Lo stop durerà “fino a quando il presidente Donald Trump non avrà determinato la buona fede dell’impegno di Kiev verso la pace”. La pausa riguarderà tutti gli aiuti militari che non sono al momento in Ucraina, comprese le armi in transito, anche in Polonia.

La notizia è stata riportata anche dal Washington Post. Secondo cui: “La sospensione potrà essere rivista se il presidente ucraino mostrerà uno sforzo sincero nel partecipare ai negoziati di pace”.

Sembra chiaro l’obiettivo di Donald Trump: costringere Zelensky ad accettare le condizioni poste da Washington sull’accordo per lo sfruttamento dei minerali rari ucraini.

Il presidente degli Stati Uniti avrebbe dunque deciso di sospendere temporaneamente l’invio di nuovi aiuti militari. A dichiararlo a tutti i principali giornali statunitensi sarebbero state diverse fonti interne ed anonime della Casa Bianca. Atteso il comunicato ufficiale di Trump, che, sempre secondo quanto detto dalle fonti del governo statunitense, dovrebbe avere un effetto immediato.

Una decisione che imporrebbe a Zelensky di accettare le condizioni di Washington per la pace in Ucraina, oppure sarà abbandonato dagli Stati Uniti. “Questa è la peggiore affermazione che avrebbe potuto fare e l’America non lo tollererà ancora a lungo”. Così il presidente americano su Truth commentando le dichiarazioni di Zelensky in Gran Bretagna secondo cui “la fine della guerra è ancora molto, molto lontana”. C’è “molta strada da fare”, aveva dichiarato il presidente ucraino prima di lasciare Londra. Ribadendo che un accordo dovrà essere “onesto”, “equo” e “stabile”, con “garanzie di sicurezza molto specifiche”. Oggi l’Ucraina “non sta parlando” di alcuna concessione, ha aggiunto, perché sarebbe “sbagliato” e sta “ascoltando segnali da vari partner”.

Zelensky ha poi sottolineato che l’Ucraina “non riconoscerà mai i territori occupati dalla Russia come territorio russo”. “Per noi – ha dichiarato il presidente ucraino – queste saranno occupazioni temporanee”. “Questo ragazzo non vuole che ci sia la pace finché avrà il sostegno dell’America e l’Europa”, ha replicato subito il tycoon su Truth.

Sull’onda del disgelo tra Washington e Mosca, la Russia incassa lo stop alle operazioni di cyber spionaggio nei suoi confronti. Una decisione del segretario alla Difesa Pete Hegseth, grazie alla quale potrebbe presto veder allentate una serie di sanzioni. La Casa Bianca avrebbe chiesto ai dipartimenti di Stato e del Tesoro di elaborare una proposta per la revoca delle misure contro entità e individui selezionati. Tra cui alcuni oligarchi russi. Questo quanto riferito da fonti informate alla Reuters, infatti,

Intanto, potrebbero essere ore decisive per il futuro degli aiuti a Kiev. Ancora nulla di ufficiale da parte del presidente Trump. Ma secondo il “New York Times”, sarà il tema di una riunione nelle prossime ore. Il presidente americano ne parlerà con i suoi consiglieri più stretti, tra i quali il segretario di Stato Marco Rubio e il capo del Pentagono.

Di Claudia Burgio

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