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Guerra in Ucraina, i 28 punti del piano Trump

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Dalla cessione del Donbas alla Russia fino alla riduzione dell’esercito ucraino a 600mila unità: ecco i 28 punti del piano Trump per porre fine alla guerra

I 28 punti del piano Trump

Guerra in Ucraina, i 28 punti del piano Trump

Dalla cessione del Donbas alla Russia fino alla riduzione dell’esercito ucraino a 600mila unità: ecco i 28 punti del piano Trump per porre fine alla guerra

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Guerra in Ucraina, i 28 punti del piano Trump

Dalla cessione del Donbas alla Russia fino alla riduzione dell’esercito ucraino a 600mila unità: ecco i 28 punti del piano Trump per porre fine alla guerra

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Dalla cessione del Donbas alla Russia, passando per la riduzione dell’esercito ucraino a 600mila unità, fino alle truppe Nato che dovrebbero restare fuori dall’Ucraina e Kiev che non entrerà mai nell’Alleanza: ecco i 28 punti del piano Trump per porre fine alla guerra.

Guerra in Ucraina, i 28 punti del piano Trump per porre fine alla guerra

  1. La sovranità dell’Ucraina sarà confermata;
  2. Sarà concluso un accordo globale di non aggressione tra Russia, Ucraina ed Europa. Tutte le ambiguità rimaste in sospeso negli ultimi 30 anni saranno considerate risolte;
  3. Si prevede che la Russia non invaderà i Paesi vicini e che la Nato non si espanderà ulteriormente;
  4. Sarà avviato un dialogo tra la Russia e la Nato, con la mediazione degli Usa, al fine di risolvere tutte le questioni relative alla sicurezza e creare le condizioni per una distensione;
  5. L’Ucraina riceverà garanzie di sicurezza affidabili;
  6. Le forze armate ucraine saranno limitate a 600mila militari;
  7. L’Ucraina accetta di inserire nella sua costituzione che non aderirà alla Nato e la Nato accetta di includere nel suo statuto una disposizione che specifica che l’Ucraina non sarà integrata in futuro;
  8. La Nato accetta di non schierare truppe in Ucraina;
  9. Gli aerei da combattimento europei saranno basati in Polonia;
  10. Gli Usa riceveranno un compenso per la garanzia di sicurezza. Se l’Ucraina invaderà la Russia, perderà tale garanzia. Se la Russia invaderà l’Ucraina, oltre a una risposta militare coordinata e decisiva, saranno ripristinate tutte le sanzioni globali, il riconoscimento del nuovo territorio e tutti gli altri vantaggi di questo accordo saranno revocati. Se l’Ucraina lancerà un missile su Mosca o San Pietroburgo senza una valida ragione, la garanzia di sicurezza sarà considerata nulla e non valida;
  11. L’Ucraina è idonea all’adesione all’Ue e beneficerà di un accesso preferenziale a breve termine al mercato europeo mentre la questione è allo studio;
  12. Un potente pacchetto globale di misure per ricostruire l’Ucraina, che include la creazione di un Fondo di sviluppo per l’Ucraina, la ricostruzione delle infrastrutture del gas ucraine, la riabilitazione delle zone colpite dalla guerra, lo sviluppo di nuove infrastrutture e la ripresa dell’estrazione di minerali e risorse naturali, il tutto accompagnato da un programma di finanziamento speciale elaborato dalla Banca Mondiale;
  13. La Russia sarà reintegrata nell’economia mondiale, con discussioni previste sulla revoca delle sanzioni, la reintegrazione nel G8 e la conclusione di un accordo di cooperazione economica a lungo termine con gli Usa;
  14. 100 miliardi di dollari di beni russi congelati saranno investiti in progetti guidati dagli Stati Uniti per ricostruire e investire in Ucraina, con gli Usa che riceveranno il 50% dei profitti dell’iniziativa. L’Europa aggiungerà 100 miliardi di dollari per aumentare l’importo degli investimenti disponibili per la ricostruzione dell’Ucraina. I fondi europei congelati saranno sbloccati e il resto dei fondi russi congelati sarà investito in un veicolo di investimento americano-russo separato;
  15. Sarà istituito un gruppo di lavoro congiunto americano-russo sulle questioni di sicurezza al fine di promuovere e garantire il rispetto di tutte le disposizioni del presente accordo;
  16. La Russia sancirà per legge la sua politica di non aggressione nei confronti dell’Europa e dell’Ucraina;
  17. Gli Usa e la Russia concorderanno di prorogare la validità dei trattati sulla non proliferazione e il controllo delle armi nucleari, compreso il trattato START I;
  18. L’Ucraina accetta di non essere uno Stato dotato di armi nucleari in conformità con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari;
  19. La centrale nucleare di Zaporizhzhia sarà messa in funzione sotto la supervisione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). E l’elettricità prodotta sarà distribuita in parti uguali tra Russia e Ucraina al 50%;
  20. I due Paesi si impegnano ad attuare programmi educativi nelle scuole e nella società volti a promuovere la comprensione e la tolleranza reciproca;
  21. Crimea, Lugansk e Donetsk saranno riconosciute come regioni russe de facto, anche dagli Usa. Kherson e Zaporizhzhia saranno congelate lungo la linea di contatto, il che significherà un riconoscimento de facto lungo tale linea. La Russia rinuncerà agli altri territori che controlla al di fuori delle cinque regioni. Le forze ucraine si ritireranno dalla parte della regione di Donetsk che attualmente controllano, che sarà poi utilizzata per creare una zona cuscinetto;
  22. Dopo aver concordato le future disposizioni territoriali, la Federazione Russa e l’Ucraina si impegnano a non modificare tali disposizioni con la forza. In caso di violazione di tale impegno non si applicherà alcuna garanzia di sicurezza;
  23. La Russia non impedirà all’Ucraina di utilizzare il Dnepr per scopi commerciali e saranno conclusi accordi sul libero trasporto di cereali attraverso il Mar Nero;
  24. Sarà istituito un comitato umanitario per risolvere le questioni relative allo scambio di prigionieri, alla restituzione delle salme, al ritorno degli ostaggi e dei detenuti civili. Inoltre, sarà attuato un programma di ricongiungimento familiare;
  25. L’Ucraina organizzerà le elezioni entro 100 giorni;
  26. Tutte le parti coinvolte in questo conflitto beneficeranno di un’amnistia totale per le loro azioni durante la guerra. E si impegneranno a non avanzare alcuna richiesta di risarcimento né a presentare alcuna denuncia in futuro;
  27. Il presente accordo sarà giuridicamente vincolante. La sua attuazione sarà controllata e garantita dal Consiglio di pace, presieduto dal presidente Donald J. Trump. In caso di violazione saranno imposte sanzioni;
  28. Una volta che tutte le parti avranno accettato il presente memorandum, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente dopo il ritiro delle due parti nei punti concordati. Per dare poi inizio all’attuazione dell’accordo.

di Mario Catania

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