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Israele, raid sull’ospedale Nasser a Gaza. Secondo Al Jazeera ci sarebbero almeno 20 morti, di cui 5 giornalisti. Netanyahu: “Profondo rammarico per il tragico incidente” – IL VIDEO

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Almeno venti persone sono morte nell’attacco d’Israele all’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Il filmato dell’attacco israeliano

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Israele, raid sull’ospedale Nasser a Gaza. Secondo Al Jazeera ci sarebbero almeno 20 morti, di cui 5 giornalisti. Netanyahu: “Profondo rammarico per il tragico incidente” – IL VIDEO

Almeno venti persone sono morte nell’attacco d’Israele all’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Il filmato dell’attacco israeliano

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Israele, raid sull’ospedale Nasser a Gaza. Secondo Al Jazeera ci sarebbero almeno 20 morti, di cui 5 giornalisti. Netanyahu: “Profondo rammarico per il tragico incidente” – IL VIDEO

Almeno venti persone sono morte nell’attacco d’Israele all’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Il filmato dell’attacco israeliano

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Sarebbero almeno 20, secondo l’ultimo bilancio aggiornato, le persone rimaste uccise in un attacco contro l’ospedale Nasser di Khan Yunis, nella sud della Striscia di Gaza. La tv satellitare al-Jazeera ne dà notizia citando il ministero della Salute di Gaza. Tra le vittime anche giornalisti (pare siano 5), oltre a medici e pazienti, secondo quanto segnalato sempre dal ministero, secondo cui le cure prestate ai pazienti ricoverati in ospedale hanno subito ripercussioni.

Raid di Israele sull’ospedale Nasser a Gaza, Netanyahu: “Profondo rammarico per il tragico incidente”

“Israele si rammarica profondamente per il tragico incidente avvenuto oggi all’ospedale Nasser di Gaza”. Lo afferma il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che fa riferimento ai raid israeliani sull’ospedale Nasser a Gaza.

Dopo gli attacchi ci sarebbero state almeno 20 vittime, di cui 5 giornalisti; lo rende noto Al Jazeera.

“Israele riconosce il valore del lavoro dei giornalisti, del personale medico e di tutti i civili. Le autorità militari stanno conducendo un’indagine approfondita” aggiunge Netanyahu.

“La nostra guerra – prosegue il premier israeliano – è contro i terroristi di Hamas. I nostri obiettivi legittimi sono sconfiggere Hamas e riportare a casa i nostri ostaggi”.

Poi, Netanyahu torna a parlare dei suoi piani di occupazione di Gaza. E afferma che la decisione presa dal governo, ossia di assumere il controllo di Gaza City – è “inequivocabile”.

“Israele agirà con determinazione e forza per portare a casa tutti gli ostaggi e sconfiggere Hamas” ha detto il Netanyahu alla senatrice americana Joni Ernst che lo ha incontrato oggi a Gerusalemme.

Raid di Israele sull’ospedale

Almeno 20 persone sono morte in un attacco israeliano all’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Tra le vittime vi sono anche cinque giornalisti, secondo quanto riportato da Al Jazeera.

Il ministero della Salute di Gaza ha riferito che nel raid all’ospedale è stato ucciso il cameraman Hussam Masri, impiegato dell’agenzia di stampa Reuters. Nell’attacco è morto anche il cameraman Mohammed Salama, che lavorava per al Jazeera.

Capo Idf: “Accordo ostaggi è sul tavolo, dobbiamo accettarlo”

Il capo di Stato maggiore dell’Idf, Eyal Zamir, ha dichiarato che “c’è un accordo sugli ostaggi sul tavolo, dobbiamo accettarlo”, sottolineando che la questione è ora nelle mani del primo ministro Benjamin Netanyahu. Durante una visita alla base navale di Haifa, Zamir ha spiegato che l’esercito israeliano ha raggiunto gli obiettivi dell’operazione ‘Gideon’s Chariots’ contro Hamas a Gaza e che, “grazie alla pressione militare, abbiamo creato le condizioni per la liberazione degli ostaggi”.

Zamir ha inoltre ribadito che l’Idf si sta preparando a “espandere l’operazione con un focus su Gaza City” e che la Marina deve essere pronta “a difendere e supportare le forze di terra negli attacchi”. “La campagna continua e continueremo ad agire fino a raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, rafforzare la sicurezza e ottenere la vittoria”, ha aggiunto.

Israele attacca in Siria, media: “Esercito entrato a sud ovest di Damasco”

Al via un attacco di terra di Israele in Siria. Oggi, lunedì 25 agosto, 11 veicoli militari e oltre 60 soldati delle Idf sono entrati nella zona di Beit Jinn, situatanella Siria meridionale alla periferia di Damasco, ha riferito la televisione di Stato siriana sottolineando che la regione si trova a diverse miglia a est del confine tra Siria e Israele.

A confermare che l’esercito israeliano sta conducendo l’operazione di terra nella Siria meridionale è anche il quotidiano israeliano Haaretz, citando l’Idf. 

Intanto in mattinata il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha confermato, parlando ai giornalisti arabi, che il suo governo è impegnato in “colloqui avanzati” con Israele per raggiungere un accordo di sicurezza, secondo quanto riportato da Sky News Arabic. Secondo l’emittente, l’intesa sarebbe basata sulle linee stabilite dall’accordo di disimpegno del 1974, firmato dopo la guerra dello Yom Kippur.

Sharaa ha precisato che, pur ritenendo che “non sia ancora il momento giusto per un accordo di pace con Israele”, il suo governo “non esiterà a concludere qualsiasi intesa che porti benefici alla Siria e alla regione”.

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