Il ballottaggio favorisce i riformisti
 | Esteri
        
                Il ballottaggio tra candidati di destra produce un risultato: lascia fuori i candidati più radicali e coinvolge nelle primarie una parte importante dell’elettorato conservatore che spesso aveva smesso di votare fino a quel momento.
        
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Il ballottaggio favorisce i riformisti
Il ballottaggio tra candidati di destra produce un risultato: lascia fuori i candidati più radicali e coinvolge nelle primarie una parte importante dell’elettorato conservatore che spesso aveva smesso di votare fino a quel momento.
        
                 | Esteri
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Il ballottaggio favorisce i riformisti
Il ballottaggio tra candidati di destra produce un risultato: lascia fuori i candidati più radicali e coinvolge nelle primarie una parte importante dell’elettorato conservatore che spesso aveva smesso di votare fino a quel momento.
        
                 | Esteri
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
AUTORE: Massimiliano Lenzi
 
Funziona. In tempi grami come gli attuali, dove la crisi della politica è uno dei sintomi più evidenti della crisi delle democrazie, trovare un metodo (democratico) che funzioni non può che indurre a una certa soddisfazione. 
Il metodo si chiama ballottaggio e lo hanno sperimentato i Repubblicani francesi per scegliere – attraverso le primarie – il loro candidato alle presidenziali. Ebbene, dopo il primo turno, al duello finale erano rimasti Valérie Pécresse ed Éric Ciotti, con la prima che ha battuto di gran lunga il secondo, con oltre il 60% dei voti. Morale: la destra repubblicana francese ha scommesso, per sfidare Macron e conquistare l’Eliseo, su una candidata moderata. Anzi no, diciamo riformista visto che moderato (soprattutto se indirizzato a lettori italiani) ha ancora un certo sapore democristiano. 
La Pécresse, dopo la vittoria, ha cominciato a snocciolare agli elettori francesi il proprio programma fatto di una trinità insolita per Parigi e la Francia – «Autorità, libertà, dignità» – ma quello che a noi qui preme sottolineare bene è il metodo. Il ballottaggio, svolto a destra, produce il risultato di lasciar fuori i candidati più radicali e di coinvolgere nelle primarie una parte importante dell’elettorato conservatore che spesso, per sfiducia o per pigrizia, ha persino smesso di votare. Questo è ciò che fotografa l’esito del voto delle primarie dei Repubblicani francesi. E non è poco perché, come ripeteva il bardo William Shakespeare (che francese non era), «c’è del metodo».
 
 
 
di Massimiliano Lenzi
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Guerra in Ucraina, il racconto delle torture subite dagli ucraini
03 Novembre 2025
        
    
        
        
                
Migliaia di cittadini dell’Ucraina sono stati sottoposti a detenzioni, torture e privazioni illega…
        
        
        
                
                
            
        
    
Lo scontro fra Cina e Usa spinge l’Ue a ridurre la dipendenza da Pechino
03 Novembre 2025
        
    
        
        
                
L’escalation dell’ultimo mese e la disinvoltura con cui Pechino ha usato la sua supremazia hanno m…
        
        
        
                
                
            
        
    
L’asse dell’Alba in Sudamerica, l’organizzazione di Venezuela e Cuba per contrastare l’influenza statunitense
03 Novembre 2025
        
    
        
        
                
Ha sede nelle calde acque dei Caraibi e vede come membri degli insospettabili paradisi tropicali…
        
        
        
                
                
            
        
    
Terremoto in Afghanistan, scossa di magnitudo 6.3. Almeno 20 morti e 320 feriti
02 Novembre 2025
        
    
        
        
                
Un terremoto di magnitudo 6.3 ha colpito nella notte fra domenica e lunedì (ora locale) il Nord de…
        
        
        
                
                
            
        
    
Iscriviti alla newsletter de
 La Ragione
    Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.