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Il gabinetto di sicurezza israeliano approva il cessate il fuoco a Gaza. I ministri Ben Gvir e Smotrich votano contro

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Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Contrari i ministri di destra Ben Gvir e Smotrich

Il gabinetto di sicurezza israeliano approva il cessate il fuoco a Gaza. I ministri Ben Gvir e Smotrich votano contro

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Contrari i ministri di destra Ben Gvir e Smotrich

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Il gabinetto di sicurezza israeliano approva il cessate il fuoco a Gaza. I ministri Ben Gvir e Smotrich votano contro

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Contrari i ministri di destra Ben Gvir e Smotrich

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Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Ora il governo dovrà ratificare la decisione. La tregua, della durata di 42 giorni, inizierà domenica 19 gennaio con la liberazione dei primi tre ostaggi da parte di Hamas: in totale saranno 33. Contrari alla decisione i ministri della destra messianica Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, che hanno votato contro e minacciano di dimettersi.

Inutile dunque il tentativo in extremis del premier Benjamin Netanyahu di smorzare le tensioni con i suoi alleati. Durante la riunione, infatti, ha tentato di rassicurarli sostenendo di ave «ricevuto garanzie inequivocabili da entrambi i presidenti statunitensi, sia Biden che Trump, che, se la fase 2 dell’accordo fallirà e Hamas non accetterà le nostre richieste di sicurezza, torneremo a combattere intensamente, con il sostegno degli Stati Uniti». Il riferimento è allo scenario al termine delle sei settimane di cessate il fuoco attuali, quando dovrà essere trovato un ulteriore (e definitivo) accordo di pace.

La destra messianica spinge per la completa distruzione di Hamas e il ritorno dei coloni nel nord della striscia. Per questo vorrebbe riprendere i combattimenti al termine di questo cessate il fuoco. Ora resta da capire se i ministri Ben Gvir e Smotrich si dimetteranno, come più volte ventilato nelle ultime ore, mandando in crisi il governo. Il primo ha confermato l’intenzione di lasciare, ma assicura che non ritirerà la fiducia a Netanyahu. Di certo Yair Lapid, leader dell’opposizione alla Knesset, ha già annunciato di essere pronto a votare a favore della tregua. E puntellare così la contrarietà dell’estrema destra.

Il governo si riunisce alle 15:30 ora locale, le 14.30 in Italia, per la ratifica finale.

Di Umberto Cascone

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