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Il Pkk annuncia il suo scioglimento e la fine della lotta armata contro la Turchia

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Dopo 40 anni il partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha deciso di sciogliersi e porre fine al conflitto armato con la Turchia

Pkk

Il Pkk annuncia il suo scioglimento e la fine della lotta armata contro la Turchia

Dopo 40 anni il partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha deciso di sciogliersi e porre fine al conflitto armato con la Turchia

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Il Pkk annuncia il suo scioglimento e la fine della lotta armata contro la Turchia

Dopo 40 anni il partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha deciso di sciogliersi e porre fine al conflitto armato con la Turchia

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Dopo 40 anni il partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha deciso di sciogliersi e porre fine al conflitto armato con la Turchia. A diffondere la notizia, l’emittente Rudaw. Una decisione storica che arriva dopo un congresso tenutosi dal 5 al 7 maggio in Iraq. Al centro dell’incontro la discussione per la deposizione delle armi, a seguito degli appelli del leader fondatore del Pkk, Abdullah Ocalan, attualmente prigioniero in Turchia. Dal 1999, l’uomo si trova nel carcere sull’isola di Imrali, nel mare di Marmara a sud di Istanbul, ed è condannato all’ergastolo.

«Il processo pratico (per l’abbandono della lotta armata e per lo scioglimento) sarà gestito e attuato dal leader Apo», si legge nella dichiarazione (Apo è il nome con cui è riconosciuto il leader del Pkk). Lo storico appello del leader e fondatore del partito era arrivato il 27 febbraio. A seguito dei colloqui con i deputati del Dem che lo avevano incontrato in carcere tra dicembre e febbraio.

Per Oclan gli incontri sono stati la prima visita dopo oltre 10 anni di isolamento. E arrivano dopo che in autunno il partito di estrema destra nazionalista Mhp – alleato del presidente Recep Tayyip Erdogan – aveva invitato il leader curdo a dichiarare lo scioglimento del gruppo in cambio di concessioni sul suo regime carcerario di isolamento. Lo stesso Erdogan aveva accolto positivamente l’appello del leader del Pkk, definendolo “un’opportunità storica” per turchi e curdi (questi ultimi rappresentano il 20% degli 85 milioni di abitanti della Turchia).

Il conflitto armato, cominciato dai primi anni ’80 tra il gruppo curdo Pkk e l’esercito della Turchia, ha portato la morte di oltre 40mila persone. La decisione del Pkk porta così la questione curda al punto di risoluzione attraverso la politica democratica.

Di Claudia Burgio

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