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Iran attacca Israele

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È iniziato l’attacco iraniano contro Israele: lanciati 50-70 (forse 80) droni cosiddetti kamikaze. Lo stato israeliano potrebbe abbatterli tutti

Iran attacca Israele

Iran attacca Israele

È iniziato l’attacco iraniano contro Israele: lanciati 50-70 (forse 80) droni cosiddetti kamikaze. Lo stato israeliano potrebbe abbatterli tutti

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Iran attacca Israele

È iniziato l’attacco iraniano contro Israele: lanciati 50-70 (forse 80) droni cosiddetti kamikaze. Lo stato israeliano potrebbe abbatterli tutti

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È iniziato l’attacco. La tanto annunciata ritorsione di Teheran per il bombardamento della pseudo sede diplomatica iraniana a Damasco, che ha ucciso 7 alti ufficiali della guardie iraniane della rivoluzione, ha preso forma in uno stormo di 50-70 (forse 80) droni cosiddetti kamikaze. Gli ordigni volanti stanno lentamente sorvolando il Kurdistan iracheno diretto verso i loro obiettivi dentro Israele, ancora ignoti.

Ci vorranno ancora ore perché arrivino a toccare lo spazio aereo israeliano e già gli F35 di Gerusalemme si sarebbero alzati in volo per sfrondare il nugolo di ali mortali. L’attacco era infatti stato già rilevato dai radar statunitensi due ore prima dell’annuncio ufficiale israeliano, ma era stato mantenuto il riserbo per evitare qualsiasi interferenza con le operazioni militari. Questo mentre i poliziotti facevano sgomberare per una giusta misura di sicurezza i manifestanti, riunitisi legittimamente e a migliaia per protestare contro il governo di Benjamin Netanyahu.

Difficile sapere cosa accadrà nelle prossime ore. L’attacco, massiccio ma lento e quindi facilmente intercettabile, sembra un classico gran gesto calcolato per generare meno reazione possibile. Israele potrebbe abbatterli tutti o la maggior parte e reagire con poco o nessun danno reale alle infrastrutture iraniane. Tuttavia non sappiamo se questo attacco non rappresenti una prima ondata, a cui si possono sempre aggiungere salve ben più temibili di missili intercontinentali e attacchi con aerei da guerra. D’altronde si tratta sempre di ‘giochi’ missilistici e, soprattutto, è un attacco diretto di uno Stato sovrano contro il suolo di un altro Stato sovrano. Anche chi è nella proverbiale “stanza dei bottoni” gronda di sudore ansioso, in questi casi.

Di Camillo Bosco

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