Iran, il riformista Pezeshkian vince le elezioni presidenziali: “Tenderemo la mano dell’amicizia a tutti”
Il riformista Pazeshkian è il nono leader della Repubblica Islamica con il 53% dei voti. L’affluenza alle urne per il ballottaggio tocca punte del 50% e supera il primo turno
Iran, il riformista Pezeshkian vince le elezioni presidenziali: “Tenderemo la mano dell’amicizia a tutti”
Il riformista Pazeshkian è il nono leader della Repubblica Islamica con il 53% dei voti. L’affluenza alle urne per il ballottaggio tocca punte del 50% e supera il primo turno
Iran, il riformista Pezeshkian vince le elezioni presidenziali: “Tenderemo la mano dell’amicizia a tutti”
Il riformista Pazeshkian è il nono leader della Repubblica Islamica con il 53% dei voti. L’affluenza alle urne per il ballottaggio tocca punte del 50% e supera il primo turno
Il riformista Pazeshkian è il nono leader della Repubblica Islamica con il 53% dei voti. L’affluenza alle urne per il ballottaggio tocca punte del 50% e supera il primo turno
È festa per le strade di Teheran dopo la vittoria del cardiochirurgo ed ex ministro della Salute Massoud Pezeshkian, eletto neo presidente dell’Iran. Sarà lui il nono leader della Repubblica islamica, dopo la morte del predecessore Ibrahim Raisi, scomparso in un incidente aereo lo scorso 21 maggio 2024.
Pazeshkian, dell’ala riformista, ha battuto l’ultraconservatore, Saeed Jalili, prendendo più del 53 percento dei voti – circa 16,3 milioni di voti contro i 13,5 milioni del suo avversario. Al secondo turno, l’affluenza alle urne ha toccato punte del 50 percento, dieci punti percentuali in più rispetto al primo turno.
Una vittoria, quella di Pezeshkian, inaspettata poiché ci si attendeva che il fronte conservatore sfondasse anche a queste elezioni. Tra i punti principali della politica del nuovo eletto vi è l’apertura del paese sia agli investimenti stranieri, per migliorare la situazione economica, che alle relazioni con l’Occidente, inclusi gli Stati Uniti.
Sul tema dei diritti delle donne, Pezeshkian ha dichiarato di non voler abrogare l’obbligo di indossare negli spazi pubblici l’hijab – il velo utilizzato dalle donne musulmane per coprire la testa e il collo – ma ne ha criticato l’applicazione.
“Tenderemo la mano dell’amicizia a tutti; siamo tutti popolo di questo paese”, ha dichiarato il neo presidente iraniano.
Di Claudia Burgio
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