Israele arresta 150 attivisti della Flotilla diretta a Gaza. Witkoff e Kushner sono arrivati in Egitto per colloqui di pace
Israele arresta 150 attivisti della Flotilla diretta a Gaza, prevista espulsione in tempi rapidi. Witkoff e Kushner in Egitto per il terzo giorno di negoziati indiretti sul piano di pace di Trump

Israele arresta 150 attivisti della Flotilla diretta a Gaza. Witkoff e Kushner sono arrivati in Egitto per colloqui di pace
Israele arresta 150 attivisti della Flotilla diretta a Gaza, prevista espulsione in tempi rapidi. Witkoff e Kushner in Egitto per il terzo giorno di negoziati indiretti sul piano di pace di Trump
Israele arresta 150 attivisti della Flotilla diretta a Gaza. Witkoff e Kushner sono arrivati in Egitto per colloqui di pace
Israele arresta 150 attivisti della Flotilla diretta a Gaza, prevista espulsione in tempi rapidi. Witkoff e Kushner in Egitto per il terzo giorno di negoziati indiretti sul piano di pace di Trump
Sono circa 150 gli attivisti della nuova flottiglia diretta a Gaza arrestati questa mattina dalla Marina israeliana. A renderlo noto i media dello Stato ebraico. Mentre scriviamo, gli attivisti sono diretti verso il porto di Ashdod dopo che nove imbarcazioni appartenenti alla nuova Flotilla sono state intercettate nella notte dalle forze israeliane. Missione definita da Israele come “un altro futile tentativo di violare il blocco navale legale e di entrare in una zona di combattimento – che – si è concluso in un nulla di fatto”. La Freedom Flotilla Coalition ha riferito dell’abbordaggio della nave Coscience e delle altre otto imbarcazioni dirette nella Striscia di Gaza a circa 120 miglia nautiche (220 chilometri) dalle coste dell’enclave palestinese. Stando alle ultime dichiarazioni su X del ministero degli Esteri israeliano, i passeggeri dovrebbero essere espulsi in tempi rapidi.
Intanto, l’inviato speciale Usa, Steve Witkoff, e il genero del presidente americano, Jared Kushner, sono arrivati a Sharm el Sheikh, in Egitto, per partecipare ai colloqui indiretti tra Hamas e Israele sul piano di pace di Donald Trump per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Lo riporta il sito Axios.
Stando a quanto riferito dal Wall Street Journal, Hamas chiede, come parte dell’accordo, la restituzione dei corpi di Yahya Sinwar – artefice dell’attacco del 7 ottobre – e del fratello Muhammad, ucciso dopo aver assunto la guida dell’organizzazione nella Striscia di Gaza. Richiesta che, stando a quanto citato dai mediatori arabi, sarebbe già stata negata in passato da Israele.
Di Matilde Testa
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