L’Idf – le forze di difesa di Israele – afferma che consentirà ai Paesi stranieri lanci di cibo su Gaza. Anche se insiste sul fatto che nella Striscia non ci sia una “carestia”. Lo rende noto Haaretz.

Il coordinatore israeliano delle attività governative nei territori – così si legge sul “Times of Israel” – dice che la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza “continua a essere difficile e impegnativa”. Ma, si spiega, non si registra una carestia diffusa, contrariamente a quanto invece continua ad affermare Hamas.

Secondo il quotidiano israeliano, i primi Paesi a consegnare cibo a Gaza saranno la Giordania e gli Emirati Arabi Uniti. I due riprenderanno quindi a lanciare rifornimenti umanitari nella Striscia, come era già avvenuto lo scorso anno. Lo riporta il Coordinatore delle attività governative nei territori (Cogat), che viene citato dal “Times of Israel”, secondo cui i lanci aerei vengono coordinati con l’Idf.

In questa situazione drammatica che si vive a Gaza, le organizzazioni umanitarie continuano a lanciare allarmi in particolare sulla malnutrizione infantile nella Striscia.

A Gaza una situazione drammatica. Le organizzazioni umanitarie lanciano allarmi sulla malnutrizione infantile nella Striscia

Medici Senza Frontiere (Msf) dichiara che un quarto dei bambini dai 6 mesi ai 5 anni e delle donne incinte e in allattamento visitati la scorsa settimana presso le strutture di Msf nella Striscia di Gaza soffrono di malnutrizione.

Philippe Lazzarini, capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unrwa), denuncia un “uso deliberato della fame come arma di guerra” che “ha raggiunto livelli senza precedenti”.

“La maggior parte dei bambini che i nostri team visitano sono emaciati, deboli e ad alto rischio di morte se non ricevono rapidamente le cure necessarie. Si ritiene che più di 100 persone, la stragrande maggioranza bambini, siano già morte di fame” spiega ancora Lazzarini.

Trump: “Ciò che dice Macron sulla Palestina non conta”

“Quello che dice (Macron, ndr.) non importa, non ha alcun peso”. Sono queste le parole pronunciate dal presidente statunitense Donald Trump che parla della decisione del suo omologo francese Emmanuel Macron di riconoscere lo Stato di Palestina”.

Ma Macron “è un bravo ragazzo” ha poi aggiunto The Donald.

Emmanuel Macron – lo ricordiamo – ha detto che la Francia riconoscerà la Palestina come Stato. E che, di conseguenza, sarà il primo grande Paese occidentale a farlo. Lo farà in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà a settembre a New York.

“Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Ne farò l’annuncio solenne all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel prossimo mese di settembre”. Queste le parole di Macron.

di Filippo Messina