Divergenze tra Israele e Stati Uniti
Ci sono molti modi per valutare la nuova fase nelle relazioni fra Israele e Stati Uniti d’America che si è oggettivamente aperta con l’astensione degli Usa all’Onu
Divergenze tra Israele e Stati Uniti
Ci sono molti modi per valutare la nuova fase nelle relazioni fra Israele e Stati Uniti d’America che si è oggettivamente aperta con l’astensione degli Usa all’Onu
Divergenze tra Israele e Stati Uniti
Ci sono molti modi per valutare la nuova fase nelle relazioni fra Israele e Stati Uniti d’America che si è oggettivamente aperta con l’astensione degli Usa all’Onu
Ci sono molti modi per valutare la nuova fase nelle relazioni fra Israele e Stati Uniti d’America che si è oggettivamente aperta con l’astensione degli Usa all’Onu
Ci sono molti modi per valutare la nuova fase nelle relazioni fra Israele e Stati Uniti d’America che si è oggettivamente aperta con l’astensione di quarantott’ore fa degli Usa all’Onu sulla mozione per il cessate il fuoco a Gaza. Si può cedere alla lettura più semplicistica, per sottolineare in ogni modo il crescente isolamento di Tel Aviv. Una tentazione diffusa nel vasto mondo che è arrivato all’orrore di tentare lo sdoganamento di forme più o meno larvate di antisemitismo in funzione antisraeliana.
Chi non si piegherà mai a queste logiche, come noi, in quell’astensione legge le dialettiche proprie delle grandi democrazie che – a differenza dei regimi così voga in certi ambienti anche di casa nostra – funzionano esclusivamente nel reciproco riconoscimento delle diverse sensibilità. In quest’ottica gli alleati di Israele, a cominciare da quello più importante, non si riconoscono nella strategia del governo Netanyahu e nella visione apocalittica dell’ultradestra. E lo sottolineano formalmente.
di Fulvio Giuliani
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