Katz: “Gaza sta bruciando. Non ci fermeremo finché la missione non sarà completata”
Katz: “Gaza sta bruciando. Non ci fermeremo finché la missione non sarà completata”, così il ministro della Difesa israeliano. Il bilancio dell’operazione militare cominciata ieri sale a 62 vittime

Katz: “Gaza sta bruciando. Non ci fermeremo finché la missione non sarà completata”
Katz: “Gaza sta bruciando. Non ci fermeremo finché la missione non sarà completata”, così il ministro della Difesa israeliano. Il bilancio dell’operazione militare cominciata ieri sale a 62 vittime
Katz: “Gaza sta bruciando. Non ci fermeremo finché la missione non sarà completata”
Katz: “Gaza sta bruciando. Non ci fermeremo finché la missione non sarà completata”, così il ministro della Difesa israeliano. Il bilancio dell’operazione militare cominciata ieri sale a 62 vittime
“Gaza sta bruciando, l’Idf sta colpendo le infrastrutture terroristiche con il pugno di ferro”, a dichiararlo è stato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz dopo che nella notte è iniziata l’operazione militare per occupare Gaza City. “I soldati dell’Idf stanno combattendo eroicamente per creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas”, ha aggiunto. “Non cederemo né torneremo indietro finché la missione non sarà completata”.
“Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è un ‘criminale di guerra’ che ha la piena responsabilità della vita dei suoi prigionieri nella Striscia di Gaza”, così in una nota Hamas dopo l’operazione lanciata nella notte. “Il destino dei prigionieri dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza è determinato dal governo terrorista di Netanyahu”, ha aggiunto Hamas. Accuse che il gruppo terroristico ha rivolto anche al presidente degli Usa, Donald Trump, dichiarando che il tycoon ha dimostrato “una palese parzialità nei confronti della propaganda sionista e doppi standard”. “L’Amministrazione americana ha la responsabilità diretta dell’escalation del conflitto con il suo sostegno a Israele”.
Mentre scriviamo, il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani su Gaza è salito a 62.
Intanto il segretario di Stato americano Marco Rubio è partito questa mattina dall’aeroporto Ben-Gurion di Tel Aviv diretto a Doha, in Qatar. Lì una settimana fa Israele ha condotto un raid aereo contro la leadership di Hamas. “C’è una finestra di opportunità molto limitata perché venga raggiunto un accordo”, ha detto Rubio. Aggiungendo di augurarsi che il Qatar possa riprendere i negoziati “nonostante tutto quello che è successo”.
Rubio ha inoltre affermato che il Qatar e gli Usa “sono vicini” ad un accordo di cooperazione rafforzata in materia di difesa. “Abbiamo una stretta collaborazione con il Qatar. Abbiamo infatti un accordo di cooperazione rafforzata in materia di difesa, su cui stiamo lavorando e che stiamo per finalizzare”, ha dichiarato. “Se c’è un Paese al mondo che può contribuire a mediare, quello è il Qatar. Sono loro che possono farlo”, ha concluso.
Di Claudia Burgio
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Media: “L’esercito di Israele è entrato a Gaza City”

Guerra in Ucraina, Mosca: “La Nato è di fatto in guerra con la Russia”

Bilozerske, batosta russa
