Dopo otto giorni di silenzio, la Guida suprema iraniana Ali Khamenei ha mandato un video messaggio alla tv di Stato per placare le speculazioni sulla sua sorte e per rivendicare la «grande vittoria contro il nemico sionista».

«Le seconde congratulazioni sono per la vittoria del nostro caro Iran sul regime americano. Il regime statunitense è entrato direttamente in guerra perché riteneva che, se non lo avesse fatto, il regime sionista sarebbe stato completamente distrutto. Anche in questo caso, la Repubblica Islamica è uscita vittoriosa e, in cambio, ha sferrato un duro schiaffo in faccia agli Usa», ha dichiarato Khamenei. Secondo l’ayatollah, l’America «non è riuscita a ottenere alcun risultato significativo» e il presidente Donald Trump avrebbe fornito un resoconto esagerato di quanto accaduto. Avvertendo inoltre che in caso di nuova aggressione, gli Usa pagheranno un “caro prezzo”.

Secondo Khamenei, gli Usa “non sono realmente interessati al nucleare” iraniano o all’arricchimento dell’uranio, quanto alla resa dell’Iran. “Un giorno si parla di diritti umani, un altro giorno di diritti delle donne, poi della questione nucleare, poi dei missili: in realtà il nocciolo della questione è sempre stato lo stesso: vogliono che l’Iran si arrenda, l’Iran non si arrenderà mai. Per un grande paese e una grande nazione come l’Iran, il solo accenno alla resa è un insulto”.

Le ultime notizie sull’ayatollah dicono che ora l’uomo si trovi rifugiato in un bunker, con l’ordine di tagliare le comunicazione elettroniche con il mondo esterno, per evitare il rischio di essere rintracciato dal Mossad. E secondo alcune indiscrezioni, la guida suprema iraniana potrebbe essere presto trasferita in un altro bunker.

Nonostante le affermazioni trionfanti del video messaggio di oggi, in questi giorni di guerra, l’Iran ha perso i vertici della sua catena di comando, si è ritrovato con i siti nucleari più importanti danneggiati e con una disponibilità di missili dimezzata. In vista di un possibile scenario peggiore, inoltre, la Guida suprema avrebbe già nominato tre suoi possibili successori. Così da garantire ancora un futuro al suo regime.

Le parole di Khamenei, la versione dell’Iran e le dichiarazioni di Trump: “Gli iraniani non hanno spostato il nucleare dai siti”

Il presidente statunitense Donald Trump, dopo le notizie – a suo dire fake news – riguardanti le riserve di uranio altamente arricchito dell’Iran spostate dai siti prima dei raid Usa, afferma in un post pubblicato sul suo social Truth: “Nulla è stato portato fuori dalla struttura. Ci vorrebbe troppo tempo, sarebbe troppo pericoloso, molto pesante e difficile da spostare!”.

L’uranio arricchito in Iran e le notizie false (?). Trump: “‘The New York Times’ e ‘Cnn’ cacceranno i reporter delle fake news”

“Si vocifera che ‘The New York Times‘ e ‘Cnn‘, in fallimento, licenzieranno i giornalisti che hanno inventato storie false sui siti nucleari dell’Iran perché sono così sbagliate. Vediamo cosa succede” dichiara Trump in un post pubblicato su Truth.

Netanyahu: “Ora possibili storici accordi di pace”

“Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace. Abbiamo combattuto con forza contro l’Iran, e abbiamo ottenuto una grande vittoria. Questa vittoria apre un’opportunità storica per un’espansione significativa degli accordi di pace”. Sono le parole pronunciate dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che aggiunge: “Stiamo lavorando con impegno su questo fronte. Accanto alla liberazione dei nostri ostaggi e alla sconfitta di Hamas, si apre una finestra di opportunità che non possiamo permetterci di perdere. Non possiamo sprecare nemmeno un solo giorno”.

Di Matilde Testa