L’asse dell’Alba in Sudamerica, l’organizzazione di Venezuela e Cuba per contrastare l’influenza statunitense
Ha sede nelle calde acque dei Caraibi e vede come membri degli insospettabili paradisi tropicali, uniti per una comune diffidenza per gli Usa: si tratta dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe, acronimata in Alba
L’asse dell’Alba in Sudamerica, l’organizzazione di Venezuela e Cuba per contrastare l’influenza statunitense
Ha sede nelle calde acque dei Caraibi e vede come membri degli insospettabili paradisi tropicali, uniti per una comune diffidenza per gli Usa: si tratta dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe, acronimata in Alba
L’asse dell’Alba in Sudamerica, l’organizzazione di Venezuela e Cuba per contrastare l’influenza statunitense
Ha sede nelle calde acque dei Caraibi e vede come membri degli insospettabili paradisi tropicali, uniti per una comune diffidenza per gli Usa: si tratta dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe, acronimata in Alba
Molto noto è l’Asse della Resistenza, ovvero il patto di mutua assistenza sponsorizzato dall’Iran che ha generato così tanto caos dall’Asia Minore fino alla Penisola Arabica. Formato dall’alleanza tra Teheran, Hezbollah libanesi, Hezbollah iracheni, Houthi yemeniti e milizie sciite siriane, questo ambizioso progetto dell’internazionale terrorista iraniana si è recentemente sfarinato sotto le bombe israeliane dopo decenni di danni considerevoli. Non che si sia estinto come piano politico, ma di certo si è molto ridimensionato in Libano e Iraq e in alcuni luoghi (come ad esempio la Siria) è perfino scomparso. Questa introduzione per confermare che esiste anche un altro asse molto simile a quello iraniano per ispirazione antioccidentale, ma spesso sconosciuto al grande pubblico. Ha sede nelle calde acque dei Caraibi e vede come membri degli insospettabili paradisi tropicali, uniti per una comune diffidenza per gli Stati Uniti: si tratta dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe, acronimata in Alba.
Promossa da Cuba e Venezuela – ma la cui capofila è Havana – è chiaramente ispirata all’eroe latinoamericano Simón Bolívar. Ecco l’asse dell’Alba
Promossa da Cuba e Venezuela, ma la cui capofila morale e pratica è Havana (di cui la rivoluzione chavista si vede come discepola), è chiaramente ispirata all’eroe latinoamericano Simón Bolívar. Un vero e proprio mito anticolonialista e panlatinista, spesso usato come santino anche dalla dittatura venezuelana. Fanno parte dell’organizzazione le isole Antigua e Barbuda, Cuba, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent, Grenadine e gli Stati continentali Venezuela, Nicaragua e Bolivia. Al contrario dell’Asse della Resistenza, Alba non ha un chiaro carattere militare ma esprime un’egemonia culturale cubano-venezuelana su questi Paesi socialisti del Sudamerica. Una rete limitata dalla ristrettezza delle economie che coinvolge, ma che rappresenta un blocco contrario agli interessi statunitensi sotto la linea dell’equatore.
Nel 2004 – al tempo di Hugo Chávez – iniziò come uno scambio rozzo ma efficace di petrolio venezuelano in cambio di servizi sanitari cubani, una delle bizzarre esportazioni dell’isola (di cui anche l’Italia ha recentemente goduto). Con il procedere degli anni si è affermata come un’alleanza di stampo antioccidentalista, impegnata in accordi petroliferi vantaggiosi per i membri, canali televisivi dedicati e persino dei propri giochi pseudo-olimpionici. Per dare un’idea dell’impostazione ideologica, ai giochi Alba è invitata regolarmente anche la Russia dalla sua cacciata dalle competizioni internazionali dopo l’invasione illegale e ingiustificata dell’Ucraina.
Sebbene Alba non sia impegnata in alcun progetto di guerriglia miliziana come la sua corrispondente mediorientale, si tratta di un blocco vero e proprio adesso messo in crisi dall’attivismo militare del presidente statunitense Donald Trump. Se il regime chavista venezuelano dovesse cadere, è possibile che Alba diventi un tramonto.
di Camillo Bosco
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