La Corte Suprema Usa boccia Trump sui fondi Usaid
La Corte Suprema Usa respinge il presidente statunitense riguardo la vicenda relativa ai fondi di Usaid, l’Agenzia Usa per il diritto internazionale. Devono obbligatoriamente essere riavviati i pagamenti degli appaltatori che hanno già completato i lavori
La Corte Suprema Usa boccia Trump sui fondi Usaid
La Corte Suprema Usa respinge il presidente statunitense riguardo la vicenda relativa ai fondi di Usaid, l’Agenzia Usa per il diritto internazionale. Devono obbligatoriamente essere riavviati i pagamenti degli appaltatori che hanno già completato i lavori
La Corte Suprema Usa boccia Trump sui fondi Usaid
La Corte Suprema Usa respinge il presidente statunitense riguardo la vicenda relativa ai fondi di Usaid, l’Agenzia Usa per il diritto internazionale. Devono obbligatoriamente essere riavviati i pagamenti degli appaltatori che hanno già completato i lavori
La Corte Suprema Usa respinge il presidente statunitense riguardo la vicenda relativa ai fondi di Usaid, l’Agenzia Usa per il diritto internazionale. Devono obbligatoriamente essere riavviati i pagamenti degli appaltatori che hanno già completato i lavori
La Corte Suprema boccia Donald Trump. La Corte Suprema Usa respinge il presidente statunitense riguardo la vicenda relativa ai fondi di Usaid, l’Agenzia Usa per il diritto internazionale. Devono obbligatoriamente essere riavviati i pagamenti degli appaltatori che hanno già completato i lavori. I giudici hanno infatti stabilito che devono essere ripristinati – e, di conseguenza, riavviati – i 2 miliardi di dollari di pagamenti dovuti agli appaltatori che hanno già completato il loro lavoro.
I saggi – con 5 voti a favore contro i 4 contrari – bocciano quindi la richiesta del tycoon di respingere l’ordinanza del tribunale di prima istanza.
Trump – lo ricordiamo – aveva deciso di azzerare il 92% dei finanziamenti destinati all’estero di Usaid. L’Agenzia per lo sviluppo era finita “nel mirino” del presidente statunitende e dell’amministratore di Tesla Elon Musk. Fin dalle prime ore alla Casa Bianca. Decisione che fin da subito aveva scatenato numerose polemiche. Negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
“Stiamo eliminando notevoli sprechi”, di diceva più e più volte. Il quasi azzeramento degli aiuti deciso in precedenza da The Donald si inseriva nell’ottica di smantellare totalmente l’Usaid. Come dimostrano anche i licenziamenti del personale dell’Agenzia. Gli ex dipendenti hanno dovuto – in 15 minuti di tempo – raccogliere ciò che apparteneva loro dalle scrivanie e lasciare subito dopo l’edificio. I tagli a circa 10.000 progetti – si spiegava – avrebbero consentito di risparmiare 60 miliardi di dollari. In tal modo si sarebbe contribuito all’obiettivo di riduzione delle spese pubbliche.
Nei giorni a seguire, dopo il caos e i licenziamenti di massa, davanti alla sede dell’Agenzia tantissime persone avevano manifestato esprimendo la loro solidarietà ai lavoratori licenziati.
di Mario Catania
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