La Francia mette paura
Continuano i disordini in tutto il Paese da nord a sud. Il confronto-scontro fra estremismi può spingere la Francia indietro nel tempo e inguaiare tutta l’Europa
| Esteri
La Francia mette paura
Continuano i disordini in tutto il Paese da nord a sud. Il confronto-scontro fra estremismi può spingere la Francia indietro nel tempo e inguaiare tutta l’Europa
| Esteri
La Francia mette paura
Continuano i disordini in tutto il Paese da nord a sud. Il confronto-scontro fra estremismi può spingere la Francia indietro nel tempo e inguaiare tutta l’Europa
| Esteri
| Esteri
Continuano i disordini in tutto il Paese da nord a sud. Il confronto-scontro fra estremismi può spingere la Francia indietro nel tempo e inguaiare tutta l’Europa
La Francia mette i brividi. Parigi chiusa. Blindati in strada nella Ville Lumiere, disordini e incidenti ovunque da nord a sud, centinaia di arresti, un Paese che ribolle. La morte assurda, inconcepibile del diciassettenne freddato a Nanterre durante un controllo di polizia – l’agente che ha fatto fuoco è accusato di omicidio volontario e questa circostanza è sufficiente a far venire i brividi al solo pensiero – è stato l’orrido innesco dell’esplosione di violenza, ma la Francia è da lustri un Paese lacerato sull’immigrazione di seconda e terza generazione e sul delicatissimo tema dell’Islam.
Quest’ultimo è vissuto come un fenomeno dilagante e straniante da un numero sempre crescente di cittadini. Magari se ne stanno zitti, ma sono animati da un sordo rancore nei confronti di questi giovani che non riconosco e capiscono, vivono con insofferenza crescente e accusano di “non essere francesi”.
Chi sta scendendo in piazza e cerca lo scontro con la polizia, del resto, si sente a sua volta un ‘francese di serie B’: dimenticato nelle famigerate banlieue, sfruttato, ignorato, sopportato, guardato nella migliore delle ipotesi con sospetto. Vittima sacrificale designata del populismo di destra che da vent’anni ormai è una minaccia incombente sull’Eliseo.
Sempre respinta sulla soglia della presidenza da un blocco repubblicano capace di coalizzarsi su chiunque, pur di chiudere la porta in faccia ai Le Pen: Chirac, poi la grande speranza Macron. Eppure eccoci qui, a osservare attoniti un Paese a ferro e fuoco, un leader tragicamente indebolito e sullo sfondo la ‘minaccia’ di un confronto fra due estremismi – il populismo antieuropeista del Rassemblement National e il disordinato ribellismo nichilista che stiamo vedendo in piazza – capaci di annichilire la Francia.
Perché nessuna politica riesce a parlare a quei ragazzi in strada, animati da una rabbia devastante, cieca e sorda a qualsiasi ipotesi di confronto e dialogo. Figuriamoci i leader, che sia Emmanuel Macron considerato l’emblema dell’establishment da rifiutare e abbattere, o un Melenchon qualunque.
“L’età media dei rivoltosi è di 17 anni”, ha sottolineato ieri il ministro dell’Interno Darmanin. Sono studenti delle superiori o giovani appena maggiorenni e quasi sempre senza precedenti penali. Non si sentono francesi – soprattutto non si sentono trattati come tali – e stanno costruendo il palcoscenico ideale per le tirare apocalittiche e al contempo facili-facili di Marine Le Pen.
Il presidente Macron è spiazzato, ammaccato, umiliato dalla necessità di cancellare la visita di Stato a Berlino, ma qualcosa dovrà fare e subito (di sicuro meglio delle tirate contro i social), perché quel confronto-scontro fra estremismi può spingere la Francia indietro nel tempo e inguaiare tutta l’Europa.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Sadiq Khan eletto sindaco di Londra per la terza volta
05 Maggio 2024
Ha prevalso con il 43,7% dei voti, mentre la sua rivale conservatrice Susan Hall ha ottenuto il …
Tregua: Stop and Go, ma si tratta
05 Maggio 2024
Nelle ultime 24 ore si sono moltiplicati i segnali incoraggianti dall’Egitto per una tregua nel …
The Wall Street Journal, ultimatum di Israele ad Hamas
04 Maggio 2024
L’indiscrezione: “Intesa in una settimana o entriamo a Rafah”, questo l’ultimatum che Israele av…
Iran, le donne, i ragazzi e i ‘diversi’ dimenticati
02 Maggio 2024
È proprio impossibile trovare uno spazio anche piccolo-piccolo per ricordare lo stupro di massa …