La lettera del ritiro del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden
Dopo un pressing senza precedenti dal Partito Democratico, Joe Biden si ritira dalla corsa delle presidenziali di novembre. Qui la lettera
La lettera del ritiro del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden
Dopo un pressing senza precedenti dal Partito Democratico, Joe Biden si ritira dalla corsa delle presidenziali di novembre. Qui la lettera
La lettera del ritiro del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden
Dopo un pressing senza precedenti dal Partito Democratico, Joe Biden si ritira dalla corsa delle presidenziali di novembre. Qui la lettera
Dopo un pressing senza precedenti dal Partito Democratico, Joe Biden si ritira dalla corsa delle presidenziali di novembre. Qui la lettera
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si ritira dalla corsa delle presidenziali di novembre. Nelle ultime 72 ore ha vissuto un pressing senza precedenti dal Partito Democratico. Prima Barack Obama, poi i coniugi Clinton, Bill e Hillary. Infine, anche Nancy Pelosi non ha usato mezze parole per convincere Joe a fare un passo indietro. In pillole. L’intero Partito Democratico ha preso posizione. Tutti a chiedere all’amico Joe di farsi di parte, “in nome degli Stati Uniti e in nome del Partito Democratico”. Anche Kamala Harris ora esce allo scoperto e annuncia “di essere pronta a proseguire il lavoro finora fatto accanto al presidente Biden”.
Il ritiro di Biden appare adesso come un atto dovuto dello stesso presidente. Troppi stop, troppi passi falsi, troppe “papere” hanno imposto ai vertici del Partito di esercitare un’azione diretta e senza diplomazie su Joe. Che scrive una lettera appassionata per salutare: “E’ stato il più grande onore della mia vita servire come presidente. E anche se era mia intenzione cercare la rielezione, credo che sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese di ritirami e concentrarmi solamente sui mai compiti come presidente per il resto del mandato”. Biden ha spiegato che parlerà alla nazione la prossima settimana.
Biden poi spiega le ragioni della sua scelta: “Cari colleghi democratici, ho deciso di non accettare la nomina e di concentrare tutte le mie energie sui miei doveri di presidente per il resto del mio mandato. La mia primissima decisione come nominata del partito nel 2020 è stata quella di scegliere Kamala Harris come mio vicepresidente. Ed è stata la migliore decisione che ho preso. Oggi voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest’anno. Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo”.
In attesa della conferenza stampa di Biden, anche i vertici del Partito Democratico hanno avviato un confronto finale sulla strategia da adottare da oggi al prossimo novembre. Da arginare c’è un signore chiamato Donald Trump che in poche settimane ha ribaltato ogni tipo di analisi, proiezione e sondaggi. Sino all’attentato subìto. Che ne fa un potenziale candidato “vincente” alla presidenza degli Stati Uniti.
Di Diego La Matina
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