La rivolta delle Orcadi
| Esteri
La Scozia sempre più insofferente all’interno del Regno Unito. L’ultima prova: le contestazioni in occasione dell’incoronazione di Carlo a Edimburgo

La rivolta delle Orcadi
La Scozia sempre più insofferente all’interno del Regno Unito. L’ultima prova: le contestazioni in occasione dell’incoronazione di Carlo a Edimburgo
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La rivolta delle Orcadi
La Scozia sempre più insofferente all’interno del Regno Unito. L’ultima prova: le contestazioni in occasione dell’incoronazione di Carlo a Edimburgo
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La Scozia è sempre più insofferente all’interno del Regno Unito, come dimostrano anche le contestazioni in occasione dell’incoronazione di Carlo a Edimburgo. A gridargli «Non sei il mio re!» è stato addirittura il ministro scozzese per l’Edilizia a emissione zero Patrick Harvie, leader di un partito verde in coalizione con gli indipendentisti dello Scottish National Party del First Minister Humza Yousaf.
Al contempo, anche le Orcadi sono sempre più insofferenti per l’appartenenza alla Scozia. Proprio alla vigilia della protesta contro il sovrano, il Consiglio delle isole ha votato a larga maggioranza una mozione in cui accusa il governo scozzese di trascurare la zona e prospetta la ricerca di nuove soluzioni: accordi con nazioni nordiche non ben specificate (un’annessione alla Norvegia è stata paventata dallo stesso leader del Consiglio James Stockan) oppure l’opzione estrema di diventare una dipendenza diretta della Corona fuori dal Regno Unito, come l’Isola di Man o le Isole del Canale.
Le Orkney Islands sono un arcipelago di 70 isole al Nord-Est della Scozia abitate da circa 21mila persone e costituiscono una delle sue 32 aree amministrative. I vichinghi le occuparono nell’875 e furono riannesse alla Scozia solo nel 1472, a seguito della mancata corresponsione della dote per la moglie di Giacomo III, Margherita di Danimarca. Il Norn, dialetto scandinavo locale e delle vicine Shetland, si estinse nel 1850. Le Orcadi mantengono una bandiera che ricorda molto quella norvegese e hanno una peculiare storia politica. Dal 1950 il seggio delle Orcadi e Shetland alla Camera dei Comuni è appannaggio dei Liberal Democratici, che detengono anche quello al Parlamento scozzese. Al referendum sull’indipendenza della Scozia del 2014 il 67,2% dei votanti delle Orcadi ha votato No: la percentuale più alta di voti contrari, dovuta più alla necessità di distinguersi dalla Scozia che non alla fedeltà a Londra.
James Stockan sostiene infatti che le isole siano trascurate in eguale misura dal governo regionale di Edimburgo che da quello nazionale di Londra. In particolare, i ministri scozzesi si sono rifiutati di pagare un conto di 420 milioni di sterline per sostituire la decrepita flotta di nove traghetti fra le isole delle Orcadi e anche di finanziare un sussidio per le relative tariffe. Gli abitanti delle Shetland e delle Isole Occidentali ricevono rispettivamente 350 e 700 sterline a testa in più rispetto agli orcadiani. «Se non riceviamo aiuto dai nostri governi, dove lo cerchiamo?» ha chiesto Stockan ai membri del Consiglio. «Dico che è tempo che il governo ci prenda sul serio e dico che è tempo che esaminiamo tutte le opzioni che abbiamo».
di Maurizio Stefanini
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