L’abisso d’odio che ha armato il killer di Charlie Kirk
L’omicidio di Charlie Kirk è un ulteriore passo verso (forse già oltre) il ciglio del burrone della violenza politica negli Stati Uniti d’America
L’abisso d’odio che ha armato il killer di Charlie Kirk
L’omicidio di Charlie Kirk è un ulteriore passo verso (forse già oltre) il ciglio del burrone della violenza politica negli Stati Uniti d’America
L’abisso d’odio che ha armato il killer di Charlie Kirk
L’omicidio di Charlie Kirk è un ulteriore passo verso (forse già oltre) il ciglio del burrone della violenza politica negli Stati Uniti d’America
L’omicidio di Charlie Kirk è un ulteriore passo verso (forse già oltre) il ciglio del burrone della violenza politica negli Stati Uniti d’America.
Per la bestialità dell’azione in sé, il carico d’odio sconfinato e assoluto riversato su un uomo che diventa solo un simbolo. L’emblema di ciò che va distrutto, annullato, cancellato.
Si badi, non contestato secondo le regole – pur dure e severe – del confronto democratico più intenso e intransigente. No, eliminato fisicamente, ammazzato sulla pubblica piazza, perché valga da esempio per tutti.
Questo è l’incubo americano, che si manifesta anche attraverso la turpe esultanza di tanti sui social o nelle interviste in mezzo alla strada. Una realtà disturbante e spaventosa, le cui propaggini e ripercussioni arrivano fino a noi.
Poi c’è un elemento altrettanto sensibile e delicato, che ci riguarda direttamente: l’incapacità di tanti di assumere posizioni nette e indiscutibili davanti a un simile episodio di violenza.
Perché Charlie Kirk era un estremista, un propagandista di posizioni spesso xenofobe, razziste e pseudo fasciste.
Una persona lontanissima dai valori liberaldemocratici, campione dell’America maga. Tutto quello che volete.
In ragione di ciò, i tanti di cui sopra fanno fatica a condannare in modo netto e senza appello il suo assassinio. Distinguono, ricordano, smussano.
Un atteggiamento pericoloso e intollerabile che offende chiunque abbia a cuore i valori e i principi della democrazia.
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- Tag: esteri, Stati Uniti
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