Annusare latte non aiuta il consumatore
| Esteri
Nei supermercati Morrisons nel Regno Unito non ci sarà più data di scadenza sui brick del latte: i consumatori sceglieranno se acquistarlo dopo averlo annusato. Un’idea assurda che apre gli occhi sull’importanza delle regole UE.
Annusare latte non aiuta il consumatore
Nei supermercati Morrisons nel Regno Unito non ci sarà più data di scadenza sui brick del latte: i consumatori sceglieranno se acquistarlo dopo averlo annusato. Un’idea assurda che apre gli occhi sull’importanza delle regole UE.
| Esteri
Annusare latte non aiuta il consumatore
Nei supermercati Morrisons nel Regno Unito non ci sarà più data di scadenza sui brick del latte: i consumatori sceglieranno se acquistarlo dopo averlo annusato. Un’idea assurda che apre gli occhi sull’importanza delle regole UE.
| Esteri
AUTORE: Marco Sallustro
La proposta arriva dal Regno Unito e fa sorridere: la catena di supermercati Morrisons ha lanciato una ‘sfida’ ai propri clienti, con l’obiettivo di ridurre lo spreco di latte fresco e di imballaggi. Invece che indicare una data di scadenza, da sempre molto conservativa rispetto alla reale durata del prodotto, gli acquirenti non troveranno più la consueta indicazione “da consumarsi preferibilmente entro il” ma verranno invitati a odorare il prodotto, per decidere se acquistarlo o meno.
Non stiamo scherzando, in questa catena di supermarket saranno le ‘sniffate’ l’unico strumento a disposizione, per decidere quale brick di latte comprare. È facile sorridere di un’iniziativa del genere e dubitiamo possa avere grande fortuna (nel territorio dell’Ue verrebbe proibita, essendo in aperta violazione delle norme a tutela dei consumatori), ma ci ricorda il valore proprio di quei provvedimenti che non di rado hanno fatto storcere il naso e generato polemiche anche acide (come il latte andato a male).
Queste ultime vengono alimentate proprio da chi non vede l’ora di sottolineare la presunta bulimia normativa della Commissione o del Parlamento europeo. L’idea britannica avrà certamente le migliori intenzioni ma si scontra con la pratica quotidiana e gli interessi del cittadino-consumatore, che attraverso un’etichetta ricca di indicazioni e facilmente comprensibile è ragionevolmente certo di poter acquistare prodotti sicuri e certificati. Un risultato garantito proprio dalle regole, spesso europee. Non un dettaglio.
di Marco Sallustro
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
- Tag: UE
Leggi anche
Macron e Zelensky firmano un accordo “storico” sugli armamenti per Kiev
17 Novembre 2025
Questa mattina il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky&…
L’America riapre fra le divisioni
17 Novembre 2025
Lo shutdown è finito ma le cause che l’hanno provocato restano irrisolte. Una paralisi di 43 giorn…
Mattarella al Bundestag: “Siamo entrati nell’era atomica”
17 Novembre 2025
Il Presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella e il suo discorso al Bundestag: “Nuovi d…
Liberato in Venezuela il francese Camillo Castro, altra vittima delle “sparizioni forzate”
16 Novembre 2025
Camillo Castro, cittadino francese di 41 anni, è stato liberato in Venezuela. Era scomparso lo sco…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.