Le prime ore in esilio di Assad
Putin garantisce all’ex Presidente siriano lo status di rifugiato politico ma aggiunge una postilla: “motivi umanitari”. Dove vivrà Assad in Russia?
Le prime ore in esilio di Assad
Putin garantisce all’ex Presidente siriano lo status di rifugiato politico ma aggiunge una postilla: “motivi umanitari”. Dove vivrà Assad in Russia?
Le prime ore in esilio di Assad
Putin garantisce all’ex Presidente siriano lo status di rifugiato politico ma aggiunge una postilla: “motivi umanitari”. Dove vivrà Assad in Russia?
Putin garantisce all’ex Presidente siriano lo status di rifugiato politico ma aggiunge una postilla: “motivi umanitari”. Dove vivrà Assad in Russia?
Mosca – Le prime voci dell’arrivo di Bashar al-Assad a Mosca sono iniziate a circolare nel tardo pomeriggio di ieri e sono state poi confermate verso le ore 20 locali prima con una stringata agenzia della TASS e a seguire da un comunicato del Ministero degli Esteri russo. L’aereo militare che trasportava lui e la sua famiglia è atterrato alla chetichella non nei normali aeroporti civili ma nel più riservato aerodromo militare di Ckalovskij, lontano da occhi indiscreti.
Inizialmente Assad avrebbe voluto portare in salvo con sé i suoi più stretti collaboratori e alcuni membri del governo ma il governo russo ha preferito lasciarli per ora al proprio destino: al Cremlino non sanno ancora bene come utilizzare l’ingombrante ospite e ciò ha consiglia prudenza. Alla fine, in nottata, Putin ha deciso di garantire all’ex Presidente siriano lo status di rifugiato politico ma aggiungendo come postilla “la decisione è stata assunta per motivi umanitari”. Sul sempre ben informato “Den’” è stato scritto che Putin avrebbe deciso di “non abbandonare un amico nel momento della difficoltà anche perché serba con sé molte informazioni del ruolo e delle mosse russe in Medio Oriente in questi ultimi vent’anni”.
E così mentre la Russia ha richiesto consultazioni urgenti a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per la mattinata di oggi sul “colpo di Stato” in Siria non sembra voglia tentare la carta del “governo in esilio” o dell’organizzazione di una qualche “opposizione socialista Baath all’estero”. Secondo alcune indiscrezioni il Rais sarebbe arrivato molto provato nella capitale russa e avrebbe per ora bisogno solo di riposo e di riflessione dopo l’inatteso crollo del suo regime.
Questa accoglienza però rende più complicata a Putin ogni trattativa con il nuovo potere installato a Damasco sul futuro della base militare russa in Siria. Un qualche ruolo politico nel futuro per Assad resta quindi perlomeno congelato fino a quando si chiarirà quali rapporti il governo che sta emergendo in Siria vorrà avere con la Russia. Il capo della diplomazia Sergey Lavrov aveva sostenuto, dopo la caduta di Aleppo, la volontà di “bombardare a tappeto le forze terroristiche” ma ora, è giunto a più miti consigli si dichiara disponibile a confrontarsi “con le forze politiche legali”.
Per la Federazione Russa come scrive il quotidiano della Confindustria russa “Kommersant” la caduta di regime è stato uno shock perché per la Russia il regime siriano era l’unico alleato affidabile in una regione chiave (e, tra l’altro, uno dei pochi Stati che aveva riconosciuto sia l’annessione della Crimea sia delle quattro province del Donbass).
A quanto riporta la “Komsomolskaya Pravda”, giornale moscovita specializzato in gossip, Assad avrebbe caricat,o sull’Ilyushin-76 che lo ha trasferito a Mosca, alcuni chili di oro e di diamanti: i suoi beni finanziari nei paradisi fiscali di mezzo mondo potrebbero essere già bloccati e di certo l’ormai ex-Presidente si vuole garantire un pensionamento agiato senza dipendere in tutto e per tutto dall’amico Putin.
Dove vivrà Assad in Russia? Per ora sembra sia stato trasferito nel prestigioso quartiere alla periferia di Mosca della Rublevka dove avevano vissuto nel passato gli alti papaveri del potere sovietico e dove oggi vive Dmitry Medvedev e alcuni dirigenti del FSB. In seguito si vedrà. Viktor Janukovich, l’ex Presidente ucraino fino alla Maidan del 2014, altro esiliato eccellente in Russia, si dice che viva in una grande villa nella provincia di Mosca ma è difficile che ad Assad possa piacere il clima rigido della Russia Bianca. Meglio magari vicino a Soci dove il clima è temperato e c’è anche il mare. Sperando che il regime di Putin regga in eterno, perché se no l’ex dittatore avrebbe davvero qualche problema a trovare un altro rifugio.
Di Yurii Colombo
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