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Francia omicidio

Le stragi familiari in Francia sono solo cronaca

L’omicidio in Francia di una donna e i suoi quattro figli è passato in poche ore a metà pagina sui siti francesi. Proviamo a capire le differenze con l’Italia e perché 

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Le stragi familiari in Francia sono solo cronaca

L’omicidio in Francia di una donna e i suoi quattro figli è passato in poche ore a metà pagina sui siti francesi. Proviamo a capire le differenze con l’Italia e perché 

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Le stragi familiari in Francia sono solo cronaca

L’omicidio in Francia di una donna e i suoi quattro figli è passato in poche ore a metà pagina sui siti francesi. Proviamo a capire le differenze con l’Italia e perché 

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L’omicidio in Francia di una donna e i suoi quattro figli è passato in poche ore a metà pagina sui siti francesi. Proviamo a capire le differenze con l’Italia e perché 

A poche ore dalla notizia della strage familiare, sui siti francesi il racconto era già scivolato a metà pagina. Mentre in Italia, due giorni dopo, la descrizione di quanto accaduto a Natale a Meaux continua ad avere ampio spazio sui media. Eppure la strage è avvenuta lì, in quel centro di oltre 50mila abitanti a una cinquantina di chilometri da Parigi.

Con modalità sconcertanti: un cittadino francese di 33 anni con disturbi psichici già noti ha ucciso la moglie e i suoi quattro figli, dopo che in passato aveva già accoltellato la compagna (peraltro spiegando agli inquirenti che il fendente fosse «partito da sé»). Si legge che aveva la fedina penale pulita, ma soltanto perché la donna non aveva mai voluto denunciarlo. Una storia che – se fosse avvenuta da noi – sarebbe diventata l’argomento di cui scrivere e parlare per giorni, se non per settimane. Invece in Francia no.

Al di là delle caratteristiche specifiche dell’uomo che ha compiuto la strage, al di là del fatto che vi fossero problematiche psichiatriche già note, la realtà è che fuori dai nostri confini si tende a dare molta meno rilevanza a vicende come questa. Giornalisticamente e anche a livello di opinione pubblica. E non è questione di numeri. Proprio in Francia alla fine dello scorso novembre un uomo – uscito dal carcere da pochi mesi dopo aver scontato una condanna per maltrattamenti – ha ucciso le sue tre figlie e si è poi consegnato alla polizia. Un’altra vicenda sconcertante, eppure trattata esattamente come l’ultima. Come una notizia di cronaca e finito lì.

Esiste sicuramente una sensibilità differente nel nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni. Ma in generale per i media italiani gli omicidi e in genere i ‘fatti di sangue’ hanno da sempre una grande rilevanza. E di recente ne hanno acquisita anche di più, originando una serie di ragionamenti sul modello di società, di famiglia e via discorrendo. Altrove non è così. E il fatto che si tenda a parlarne meno non significa che il problema sia di minor peso. Semplicemente l’attenzione non viene catturata da questo tipo di notizie, anche lo stesso mondo politico le commenta molto meno che da noi.

Fenomeno inverso è quello che riguarda invece alcuni scandali sentimentali legati a personaggi pubblici, che sulla stampa anglosassone e francese assumono la rilevanza di una notizia di apertura di siti e giornali. Eppure i numeri parlano chiaro: secondo i dati del 2022 della Direzione centrale della Polizia criminale, il tasso di omicidi in Italia è dello 0,6 ogni 100mila abitanti contro lo 0,9 della Germania, l’1,2 della Gran Bretagna e l’1,4 della Francia.

di Annalisa Grandi La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

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