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Unifil Libano

Libano, colpita base Unifil: 4 soldati italiani feriti. Meloni: “Profondamente indignata”

4 militari italiani sono rimasti feriti, per fortuna solo lievemente, a seguito di un attacco nel sud del Libano, probabile da parte di Hezbollah

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Libano, colpita base Unifil: 4 soldati italiani feriti. Meloni: “Profondamente indignata”

4 militari italiani sono rimasti feriti, per fortuna solo lievemente, a seguito di un attacco nel sud del Libano, probabile da parte di Hezbollah

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Libano, colpita base Unifil: 4 soldati italiani feriti. Meloni: “Profondamente indignata”

4 militari italiani sono rimasti feriti, per fortuna solo lievemente, a seguito di un attacco nel sud del Libano, probabile da parte di Hezbollah

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4 militari italiani sono rimasti feriti, per fortuna solo lievemente, a seguito di un attacco nel sud del Libano, probabile da parte di Hezbollah

Sono quattro i militari italiani rimasti feriti a seguito di un attacco alla base Unifil nel sud del Libano. Stando alle fonti del governo, i soldati non sarebbero in pericolo di vita. Due i razzi che hanno colpito la base di Shama, probabilmente lanciati da Hezbollah. Uno dei quali ha impattato contro l’esterno del bunker, alcuni soldati sono stati colpiti da schegge di vetro e pietrisco, rimanendo lievemente feriti. Sul posto sono state ritrovate tracce di almeno un razzo da 122millimetri, che non è in dotazione all’esercito israeliano.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani conferma il ferimento dei quattro militari italiani della missione Unifil in Libano, precisando che si tratta di ferite, per fortuna, non gravi. Tajani attribuisce l’attacco a Hezbollah: “Sì, dovrebbero essere due missili. Da quello che si vede, dovrebbero essere stati lanciati da Hezbollah – spiega – Ancora una volta, è inaccettabile quello che sta accadendo”. Il ministro degli Esteri aggiunge: “Pare che nessuno di questi abbia ferite gravi. Si tratta soltanto di escoriazioni, soltanto un luogotenente pare che abbia delle ferite leggere. Non sembrano assolutamente ferite gravi, direi che nessuno di loro corre un pericolo”. Tajani lancia poi un avvertimento diretto a Hezbollah: “Così come lo abbiamo detto a Israele, di prestare la massima attenzione, di impedire che ci fossero proiettili, anche di artiglieria, che colpissero la nostra base, così diciamo con altrettanta fermezza anche a Hezbollah che i militari italiani non si possono toccare. Dev’essere molto chiaro che questa organizzazione non può pensare di giocare con le armi”. E ancora: “Se pensano di continuare a fare danni alle basi italiane, hanno sbagliato”. I militari Unifil – ricorda Tajani – “sono forze di pace, non sono forze di guerra, e proprio per questo motivo nessuno deve toccarle”.

Dello stesso parere di Tajani è il ministro della Difesa Guido Crosetto: “È intollerabile che la base Unifil sia stata colpita ancora una volta. Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”. “Ho immediatamente contattato il comandante del contingente, Stefano Messina, – dice Crosetto – per sincerarmi delle condizioni dei quattro militari, che non destano preoccupazioni. Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifil permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie”.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiara: “Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di UNIFIL nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano. Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di UNIFIL e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”.

Di Matilde Testa

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