Libano: le famiglie in fuga accolte da Padre Toufic Bou Mehri nel convento di Tiro
Nell’inferno di Tiro padre Toufic Bou Mehri – francescano della Custodia di Terra Santa – ha accolto le famiglie in fuga dall’orrore e dalla devastazione – IL VIDEO
Libano: le famiglie in fuga accolte da Padre Toufic Bou Mehri nel convento di Tiro
Nell’inferno di Tiro padre Toufic Bou Mehri – francescano della Custodia di Terra Santa – ha accolto le famiglie in fuga dall’orrore e dalla devastazione – IL VIDEO
Libano: le famiglie in fuga accolte da Padre Toufic Bou Mehri nel convento di Tiro
Nell’inferno di Tiro padre Toufic Bou Mehri – francescano della Custodia di Terra Santa – ha accolto le famiglie in fuga dall’orrore e dalla devastazione – IL VIDEO
Nell’inferno di Tiro padre Toufic Bou Mehri – francescano della Custodia di Terra Santa – ha accolto le famiglie in fuga dall’orrore e dalla devastazione – IL VIDEO
L’Unicef ha lanciato l’appello per raccogliere fondi urgenti e necessari per fornire aiuto e assistenza ai 300mila bambini sfollati a causa dell’escalation del conflitto in Libano. È in questo inferno che nel convento della città libanese di Tiro, padre Toufic Bou Mehri ofm – francescano della Custodia di Terra Santa – ha accolto le famiglie in fuga dall’orrore e dalla devastazione. Lui, che già all’età di cinque anni aveva vissuto la guerra civile libanese degli anni ’90: “Sentivo le grida dei bambini, gli spari e la gente che moriva. – ci spiega – Sono ricordi che porto con me da quando sono piccolo e purtroppo per cancellare questo dalla memoria ci vuole tanto”.
Una testimonianza che diventa così un’excursus, dove i racconti tra passato e presente sono accomunati da un’unica cosa: la morte di innocenti in un territorio devastato dalla guerra e dove oggi il 90% della popolazione vive uno stato di assoluta povertà. “La gente che ha fame non guarda molto la politica, guarda chi li aiuta per vivere, chi li aiuta per mangiare”, continua il parroco latino del Sud Libano, che aggiunge: “Le porte del convento non le abbiamo aperte noi, si sono aperte da sole perché non si poteva lasciare le porte chiuse di fronte al bisogno della gente”. Ed è proprio da questa testimonianza che emerge la forza dell’umanità, una forza in grado di abbattere anche i “muri culturali e religiosi”, come il divieto per le donne velate di poter parlare con un uomo: “Siamo passati da persone che non ti rispondevano al buongiorno – continua padre Toufic – a persone che poi riuscivano a condividere i loro bisogni più intimi”.
Di Claudia Burgio
Credits video: Francesco Maviglia
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