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Lo spessore economico dell’Ucraina che cresceva

I tesoretti economici dell’Ucraina spiegano la sua importanza strategica. Il Paese è terzo in Europa e ottavo al mondo per centrali nucleari, nono nell’agricoltura.
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Lo spessore economico dell’Ucraina che cresceva

I tesoretti economici dell’Ucraina spiegano la sua importanza strategica. Il Paese è terzo in Europa e ottavo al mondo per centrali nucleari, nono nell’agricoltura.
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Lo spessore economico dell’Ucraina che cresceva

I tesoretti economici dell’Ucraina spiegano la sua importanza strategica. Il Paese è terzo in Europa e ottavo al mondo per centrali nucleari, nono nell’agricoltura.
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I tesoretti economici dell’Ucraina spiegano la sua importanza strategica. Il Paese è terzo in Europa e ottavo al mondo per centrali nucleari, nono nell’agricoltura.
Dalle pallottole di Kiev alle bollette di Roma. È l’unica certezza, essendo azzardato fare previsioni. Ucraina vuol dire “terra di confine” e Kiev esisteva secoli prima che Mosca nascesse, anche se Putin racconta che la moderna Ucraina è stata fondata da Lenin. Ma il popolo ucraino guarda all’Europa e Kiev è disposta a vendere cara la pelle: solo il 22% degli abitanti è russo, concentrato nel Donbass. Alcuni dati dai survey internazionali. L’Ucraina è al 54° posto nel ranking mondiale dei Paesi manifatturieri mentre si classifica ben nona nell’agricoltura (che rappresenta il 12% del Pil, quando in Italia siamo al 2% circa). Occupa il 71° posto per facilità di doing business (World Bank) e il Fmi la considera “in via di sviluppo”. Fino al 1991 l’industria ha fornito parecchi componenti al comparto bellico russo, mentre adesso produce i motori per le navi militari della Cina, Paese che è ai primissimi posti nell’interscambio commerciale e che spinge per la “via della seta”. Inoltre Pechino controlla il 49,9% della Borsa di Kiev. L’industria di base è concentrata nella metallurgia e nella chimica, con il primato europeo nella produzione di ammoniaca. Numerosi i giacimenti di cui dispone: prima in Europa per uranio e seconda per mercurio e titanio, dove è decima a livello mondiale. Sempre in Europa è seconda per il manganese mentre ha la più grande riserva di minerale di ferro al mondo (30 miliardi di tonnellate). Non a caso è un bacino di rifornimento anche per molte acciaierie italiane. Sul piano energetico il contributo dell’Ucraina è rilevante: terza in Europa e ottava al mondo per le centrali nucleari. Con shale gas per 22 trilioni di metri cubi risulta terza in Europa. Il giallo della bandiera di Kiev rappresenta il grano. L’Ucraina, infatti, è un grande Paese agricolo che occupa l’ottavo posto mondiale nelle esportazioni di frumento (cereale venduto anche all’Italia attraverso le navi bulk che partono dal porto di Odessa). È prima in Europa per terreni seminativi nelle sue vaste pianure e terza al mondo per superficie di “suolo nero”, molto fertile. La sua agricoltura può vantare altri record: prima al mondo nelle esportazioni di girasole e olio di girasole; medaglia d’argento nella produzione di orzo e quarto posto nell’export di questo cereale. Ma non basta. Di mais Kiev è il terzo produttore al mondo e il quarto esportatore, oltre a essere il quarto produttore mondiale di patate e il quinto di segale. Infine due curiosità: con 75mila tonnellate di miele prodotto all’anno, l’Ucraina è il quinto allevatore mondiale di api e si colloca in nona posizione per la produzione di uova di gallina. Non deve quindi stupire che questo Paese possa soddisfare il fabbisogno alimentare di ben 600 milioni di persone.  di Franco Vergnano

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